Ormai la situazione è sfuggita di mano. E, a questo punto, è anche inutile capire chi ha cominciato. Quando, dalle discussioni c’è stato il passaggio alla caciara prima e alle offese e minacce poi. Perché, alla fine, a rimetterci siamo tutti noi. Noi che sulla vicenda dei vaccini vorremmo capire; che ci piacerebbe avere un confronto sui dati e su argomenti solidi, concreti; che aspettiamo chiarimenti sul decreto legge sull’obbligo vaccinale a scuola. Invece il clima è sempre più avvelenato e gli ultras delle opposte fazioni sempre più convinti delle proprie ragioni.
L’ultima plateale dimostrazione sono state le minacce di morte ricevute dal dottor Roberto Burioni, il virologo dell’ospedale San Raffaele, da tempo in prima linea per la campagna pro-vaccinazioni. In una discussione su Facebook un utente ha scritto: “Ho un proiettile con il suo nome pronto in canna“. Il medico ha commentato così la vicenda: “E’ incredibile che in Italia si possano ricevere minacce di morte solo per il fatto di sostenere verità scientifiche. Sentirò il mio avvocato e le forze dell’ordine per avere dei consigli e capire cosa fare”.
Lo stesso Burioni qualche giorno fa, sempre su Facebook (il social media che gli ha regalato una improvvisa e inaspettata notorietà) aveva postato un commento nel quale scriveva: “Comincio a sentire di feste di compleanno dove i non vaccinati non vengono invitati, magari la legge non serve neanche, basta l’emarginazione sociale“. Una frase che ha scatenato polemiche: più d’uno si è chiesto se augurare l’emarginazione sociale ai bambini sia veramente la soluzione al problema. Curiosamente non pochi di coloro che storcono la bocca di fronte a certe uscite del dottore, sono favorevoli ai vaccini (come il genitore che ci ha segnalato il commento) e si chiedono se effettivamente queste estremizzazioni servano a qualcosa o invece abbiano come principale conseguenza quella di radicare ancora di più certe convinzioni al punto, poi, di produrre frasi e comportamenti scriteriati come appunto le minacce di morte.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta