
Quattordici bambini dai tre ai sei anni, di cui una bambina con un disturbo dello spettro autistico. Ma la ‘scuolina’ libertaria Zuccabà di Soffiditerra, dal settembre prossimo, aprirà anche alla fascia d’età delle elementari. Il progetto educativo alternativo all’istruzione tradizionale che Soffiditerra ha lanciato ormai sette mesi fa a Bertinoro, infatti, sta funzionando bene. A esserne soddisfatta è Elena Campacci, vicepresidente dell’associazione ed educatrice, che in vista dell’allargamento alla primaria ha messo in conto la costituzione di una classe unica che accoglierà gli alunni dei primi tre anni.
“Il problema – spiega – è che quando si parla di scuoline non convenzionali, nel passaggio dalla materna alle elementari si registrano le prime resistenze da parte delle famiglie. Non siamo infatti un’istituzione riconosciuta e aderire al nostro progetto significa godere del diritto all’istruzione parentale, sul quale la legislazione è ancora un po’ confusa. Un esempio? L’esame di quinta elementare potrebbe essere presto ripristinato e avanza l’ipotesi che anche chi ha seguito un’educazione parentale debba sostenerlo”.
L’altro dubbio dei genitori riguarda il passaggio alle medie: “Le medie sono un po’ il buco nero del sistema scolastico, una soglia impegnativa da superare. Corrispondono a un’età nella quale i ragazzi andrebbero seguiti e ascoltati e nella quale, al contrario, vengono abbandonati a loro stessi. Le titubanze delle famiglie sono comprensibili, tanto è vero che molti progetti simili al nostro nascono già con l’idea di arrivare a coprire anche le medie”.
D’altro canto, però, c’è quello che di buono sta succedendo alla ‘materna’: “I nostri principi sono la democraticità, la comunicazione non violenta per la gestione dei conflitti, l’outdoor education. La mattina, dopo l’ingresso, l’accoglienza e il gioco libero, ci mettiamo in cerchio e ognuno – compresi i tre educatori – decide in base alle proprie esigenze e ai propri desideri che cosa fare: chi vuol stare all’aperto lo fa, chi vuole stare dentro idem. Non c’è imposizione: l’adulto fa delle proposte nelle quali i piccoli possono decidere se stare o meno. Soprattutto, non sono proposte calate dall’alto ma adattate alle caratteristiche del gruppo, che siamo riusciti a definire bene solo dopo Natale. Dall’orto ai laboratori di manualità, passando per il teatro, tutto viene adattato ai bambini”.
Anche i genitori vengono seguiti alla pari, con incontri formativi dove imparano ad abbandonare i vecchi concetti di scuola e a farne propri altri: “Per il momento le famiglie sono entusiaste, c’è stato un solo ritiro ma imputabile al fatto che la famiglia in questione voleva una scuola a misura solo del proprio bambino, con estremismi che possono essere assecondati. Siamo pur sempre una comunità. D’altro canto non bisogna idealizzarci: stiamo realizzando un progetto nuovo, un sogno, e stiamo imparando tutti insieme“.
Il 12 maggio, a partire dalle 14, è in programma l’open day.
Info
342 893 4338
zuccabaeducazione@gmail.com
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