Due mamme del campo nomadi di via Islanda a Rimini fanno appello alle forze dell’ordine tramite Il Corriere di Romagna. Secondo le due donne, infatti, da quando in città si è iniziato a parlare della chiusura dell’area e del trasferimento delle famiglie in undici microaeree dei quartieri riminesi, il clima è peggiorato e i bambini stanno subendo discriminazioni e insulti. Un odio razziale, a loro detta, che non si è mai espresso in toni così forti e pesanti.
“Siamo italiani e riminesi da cinque generazioni – hanno detto le due donne – e oggi c’è in ballo la nostra sicurezza e quella dei nostri figli che vengono minacciati. Se di notte ci vengono a gridare ‘vi diamo fuoco’, come possiamo stare tranquilli? Se sui social vengono scritte cose simili a quelle dei tempi di Hitler, come possiamo non preoccuparci per i nostri bambini?”.
Oltre a fare appello alle forze di polizia, le donne si rivolgono alla cittadinanza: “Veniteci a conoscere”.
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