Mirella, rovinata dal medico estetico. Ma il reato è prescritto

Foto d'archivio
Foto d’archivio

Per lui, la prescrizione. Per lei, segni evidenti e irreversibili sul viso. Mirella Serattini, bolognese, è la protagonista di una terribile storia iniziata nel 2006, quando si rivolse al medico estetico Stefano Stracciari per alcune iniezioni antirughe nel suo ambulatorio di Rastignano.

Punture che, a causa dell’iniezione di olio di silicone, sostanza vietata dal 1993, le hanno lasciato rigonfiamenti, escrescenze e cicatrici che non sono stati migliorati dai vari tentativi successivi di riparare i danni. Una settimana fa, per il medico, accusato di lesioni gravissime, è arrivata la prescrizione dopo la condanna a 14 mesi avuta nel 2011.

La donna, a Il Corriere della Sera, ha raccontato che, in passato, si era anche informata per il suicidio assistito, perché non sopportava più i dolori.

“Non stiamo parlando di uno che ti ha rigato la macchina: ho perso il lavoro e sono stata sottoposta a decine di interventi. Si aggiunga che Stracciari era già stato condannato nel 1993 per esercizio abusivo della professione medica. Chiedo al ministro della Sanità che i processi che riguardano la salute dei pazienti vadano per direttissima. Sto anche avviando una campagna #ilpazientenonèunnumero”.

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