Fausto Francia, direttore del dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl, dal primo aprile prossimo in pensione, allargherebbe il raggio delle vaccinazioni obbligatorie, e quindi di quelle indispensabili per frequentare il nido. Oltre a essere d’accordo sull’inserimento della pertosse, auspica l’estensione dell’obbligo anche agli altri raccomandati, quelli contro morbillo, rosolia e varicella.
Lo ha detto a Il Corriere della Sera, aggiungendo che, da presidente della Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica, sta lavorando per una legge che introduca l’obbligo della vaccinazione agli operatori sanitari nei reparti ospedalieri più a rischio.
Quanto al movimento anti-vax, Francia ha detto che nel 2000 “l’evasione vaccinale era limitata a errori burocratici o a famiglie che vivevano in situazioni degradate. A partire dal 2007-2008 la situazione si è modificata a tal punto che adesso sono addirittura le famiglie di livello medio-alto, con genitori molto attenti alla salute dei figli, che rifiutano la vaccinazione perché non vedendo un pericolo per la salute del figlio non vogliono somministrare farmaci”.
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