Delitto di Ravenna, Cagnoni chiede lo psichiatra

Foto Argnani
Foto Argnani

Non ha mai ammesso di avere ucciso la moglie dalla quale si stava separando. Si è sempre dichiarato innocente nonostante molte prove, tra cui quelle del Dna, sembrino inchiodarlo alle sue responsabilità. Adesso però nella vicenda di Matteo Cagnoni, il 51enne dermatologo ravennate accusato di avere massacrato a bastonate la 39enne Giulia Ballestri nella villa di famiglia la notte del 19 settembre 2016, potrebbe prendere una piega diversa. Potremmo essere ad una svolta.

Infatti, come informa il Resto del Carlino, il giudice per le indagini preliminari di Ravenna ha accolto la richiesta della difesa di sottoporre il cosiddetto ‘medico dei vip’ a visita psichiatrica in carcere. Dopo cinque mesi di detenzione anche la sicurezza e la spavalderia da sempre esibite da Cagnoni potrebbero cominciare a vacillare. E la strategia processuale potrebbe cambiare decisamente: una delle ipotesi è che si punti sull’incapacità di intendere e volere al momento dell’omicidio. Questo naturalmente significherebbe un’ammissione di colpevolezza (con eventuali segni di pentimento) che però fino ad ora, come detto, non c’è mai stata.

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g