Sabato 7 gennaio, alle ore 11, nel reparto di Pediatria dell’ospedale di Forlì, gli sportivi e i volontari dell’Associazione Corri Forrest doneranno, in presenza del primario, il dottor Enrico Valletta, le attrezzature acquistate dalla raccolta fondi effettuata in occasione della gara podistica del 23 ottobre scorso.
“L’evento sportivo – spiegano gli organizzatori- ha permesso la raccolta di 5800 euro ricavati dagli sponsor e dalle donazioni dei ben 950 partecipanti. Con questi fondi abbiamo acquistato attrezzature utili alle attività del reparto, sei camere di espansione con relative mascherine, un saturimetro, un tiralatte e una bilancia pesapersone, nove televisori per le camere dei piccoli degenti e un lettore dvd.”
“Siamo una società podistica nata nel 2010 – proseguono – con sede a Terra del Sole e Fuga Forrest è stata per noi la seconda iniziativa benefica importante, dopo la TAR, Traversata italiana a piedi da Viareggio a Cesenatico, svoltasi nel maggio 2014 in collaborazione con Liferunner a favore di progetto pro Istituto Tumori di Meldola del nostro socio-amico Sandro Valbonesi. Il nostro intento è trasformare la Fuga Forrest in un progetto duraturo e continuativo ed è per questo che, il 22 ottobre 2017, ne riproporremo la seconda edizione”.
Ma il reparto di Pediatria non sarà l’unico a beneficiare della “befana” della Corri Forrest: “Con i fondi raccolti – aggiungono – abbiamo pensato di sostenere anche il progetto ‘Letture a voce alta’ nell’ospedale di Forlì della scuola primaria “D.Peroni” di Vecchiazzano, con il sostegno del gruppo Ausl Romagna Cultura. Il progetto, proposto dall’insegnante Lara Verni, inizierà nel 2017 e prevederà delle letture di brani, da parte dei piccoli studenti, nella ‘piazza’ dell’ospedale. Gli obiettivi sono la promozione della lettura e dell’ascolto, insegnare ai bimbi a parlare di fronte ad un pubblico, creare uno spazio sereno cui potranno prendere parte pazienti e utenti del nosocomio. L’associazione sportiva Corri Forrest di Forlì, in particolare, ha donato un piccolo impianto di amplificazione che i bambini potranno utilizzare durante tali letture. Ci si propone di lasciare tale attrezzatura in eredità e in deposito nell’Unità operativa di Pediatria in modo tale che possa essere utilizzata ogniqualvolta ce ne sia la necessità.”
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