“Abbi cura della tua colonna vertebrale col Pilates”. A parlare è Mirella Oppedisano, fisioterapista e diplomata ISEF, responsabile del settore Pilates terapeutico al centro Physiomedica di Faenza.
Che cos’è il Pilates?
“Il Pilates è una disciplina che rientra nell’ambito delle ginnastiche posturali e prevede la completa coordinazione di corpo, mente e spirito, dando particolare importanza ai muscoli che stabilizzano la colonna situati nella parte centrale del corpo che viene definita ‘core’. Prende il nome da colui che lo hai ideato, Joseph Hubertus Pilates, diffondendolo nei primi anni del ‘900 in Europa e in America”.
Cosa si intende per Pilates terapeutico?
“E’ l’unione degli esercizi classici inventati da Joseph, rivisitati in base alle nuove scoperte medico-scientifiche nell’ambito del movimento umano e delle salute, e proposti con le opportune varianti in relazione alla situazione soggettiva della persona che lo pratica per cercare di risolvere uno specifico problema posturale”.
In quale campo viene applicato?
“Si applica in molteplici campi: disturbi alla colonna vertebrale come lombalgia, ernie, sciatalgia, cervicalgi; osteoporosi; scoliosi; problematiche articolari come artrosi, distorsioni, instabilità ad anche, ginocchia, caviglie, colonna vertebrale; in gravidanza per la lombalgia o per la rieducazione del pavimento pelvico; in alcune malattie come morbo di Parkinson, sclerosi multipla; negli esiti di mastectomie; per migliorare la performance di atleti e praticanti golf, equitazione, danza”.
Che tipo di lezioni vengono fatte a Physiomedica?
“Il lavoro è strutturato su lezioni individuali oppure di gruppo. Queste ultime si distinguono in lezioni di Matwork, cioè corpo libero, durante le quali un gruppo al massimo di otto persone svolge gli esercizi su materassini con piccoli attrezzi, e lezioni di studio, in cui un massimo di cinque persone svolge esercizi diversi a seconda della propria situazione su grandi attrezzi chiamati Reformer, Cadillac, Chair, Barrel e Core Align. Per poter accedere alle lezioni di gruppo studio è necessario effettuare prima una lezione individuale per valutare la postura della persona e per spiegarle i principi e la respirazione alla base del metodo. Nelle lezioni individuali si utilizzano tutti quegli esercizi sia di corpo libero che con attrezzi che siano più adatti alla situazione posturale della persona; nel gruppo Matwork tutti quanti fanno gli stessi esercizi e nel gruppo studio gli esercizi variano da persona a persona”.
Può partecipare alle lezioni chi non ha problematiche particolari?
“Certo, nelle lezioni a corpo libero si effettua un lavoro generale su tutto il corpo e quindi sono indicate per quelle persone che vogliano mantenersi toniche ed elastiche”.
Quanto tempo è necessario per vedere gli effetti?
“Riporto una delle celebri frasi di J.H.Pilates, che diceva che ‘in dieci lezioni sentirai la differenza, in venti lezioni vedrai la differenza, in trenta lezioni avrai un corpo nuovo’. Per questo motivo facciamo dei pacchetti da dieci lezioni rinnovabili con frequenza una o due volte alla settimana; sono necessari quindi almeno 2/3 mesi per iniziare a sentirne gli effetti sul proprio corpo”.
Quali raccomandazioni per chi lo pratica?
“Prima di tutto la costanza: inutile pensare che qualsiasi attività possa sortire un effetto se non eseguita con regolarità per un determinato periodo. Poi la convinzione: bisogna fare pilates assumendosi la piena responsabilità di prendersi cura del proprio corpo, non perché è una moda o perché lo fa un conoscente, solo in questo modo si andrà volentieri a lezione e si vedranno i cambiamenti. Al giorno d’oggi siamo sempre di corsa e gli impegni si sovrappongono generando stress, è quindi indispensabile concedersi una pausa e del tempo per se stessi per fare un’attività che ci piaccia e non forzarsi a fare qualcosa che non rientra nelle nostre corde solo perché riteniamo di dovere farlo. Non dimentichiamo la concentrazione: per un corretto collegamento mente-corpo e per la buona riuscita del lavoro bisogna concentrare la propria attenzione su quello che si sta facendo durante gli esercizi ed abbinare il tutto alla corretta respirazione lasciando a casa preoccupazioni, pensieri distraenti e stress. Infine la pazienza: se ci sono voluti anni per creare una postura sbagliata con i problemi che ne conseguono, non si può pretendere che la situazione migliori in poco tempo ma è necessario ascoltare i piccoli cambiamenti che a mano a mano si producono nel nostro corpo. Joseph diceva: ‘Se la tua colonna vertebrale è inflessibile e rigida a 30 anni, sei vecchio; se è completamente flessibile a 60, sei giovane. Pertanto cura la tua colonna vertebrale mantenendola mobile: è di fondamentale importanza. Hai solo una colonna vertebrale: abbine cura!’”.
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