L’open day alla scuola materna e le solite figuracce

L’ultima volta avevi circa 17 anni.
Anche se avevi scelto Legge già da un po’, eri andato a vedere anche Medicina e Lettere, giusto per buttare un occhio a qualche tipa e saltare un giorno di scuola.
Insomma, pensavi di averlo archiviato, e invece l’open day torna incredibilmente a far parte della tua vita. Anzi, dato che si tratta dell’open day della scuola materna, si tratta di un’entrata a gamba tesa nella tua vita.

Grembiuli in corridoio di scuola maternaÈ un freddo cane, quindi tutti (proprio tutti) si sono mossi in macchina, tanto che il parcheggio più vicino che trovi è praticamente accanto al punto da cui sei partito.
Naturalmente arrivi in ritardo, e raggiungi affannosamente il gruppo di mamme che già da almeno 20 minuti seguono la maestra come fosse una guida di un museo.
In nome della buona educazione saluti, ma nessuno ti considera.

Anzi, una mamma ti zittisce con un “tsssh” che nemmeno durante la Messa in Vaticano.
Allora aggrotti la fronte e ti confondi nel terzo anello di quella specie di cerchio che si è creato attorno alla maestra.
La ragazza accanto a te, presa da compassione, ti offre un foglio e una penna per gli appunti.
Rispondi ‘no grazie’ con lo stesso tono con cui rifiuti le rose al ristorante.

– Primo figlio?
Lei annuisce dolcemente.
Tu le sorridi poi ti cade l’occhio su una signora ormai non più giovane, con quattro dita di ricrescita, che addirittura sta video-registrando l’incontro.
Ti scappa da ridere.
Un po’ troppo forte, dato che l’attenzione di tutti ricade su di te e la maestra è spinta a chiederti se hai domande.

La ragazza accanto a te, sempre lei, ti dice sottovoce che hanno già chiesto qual è il progetto educativo, se le classi sono di coetanei o miste, quanti stranieri ci sono.
– Ha qualche domanda?
– Prof, posso andare in bagno?

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