Liceo classico, alternanza scuola-lavoro alla biblioteca Liverani

Si è conclusa sabato scorso la prima esperienza di alternanza scuola-lavoro svolta dentro la neonata biblioteca dedicata all’Assessore Enrico Liverani, all’ospedale di Ravenna. Dalle 10 alle 12, si sono incontrati gli studenti di 4°A del liceo classico, insieme alle dirigente scolastica Patrizia Ravagli e alla docente Casavecchia, per raccontare ciò che era scaturito dalle due settimane in cui gli alunni sono stati mattina e pomeriggio in biblioteca a seguire i corsi più vari.

Fotografia, scrittura creativa, comunicazione radiofonica, giornalismo, poesia, arte del riciclo, benessere, catalogazione e archiviazione, volontariato attivo: tanti sono stati i temi trattati da Simona Pepoli, Sayo Paride Matteucci, Livia Santini, Paolo Pizzimenti, Silvia Manzani, Ivana Rambelli, Arcangelo Esposito, Graziella Frassineti, Maria di Mauro e le Cuoresse per Cuore di maglia, Franca Zaganelli per Ageop, Maria Cristina Minghini e Maria Pia Dalla Valle per le Rianimazioni letterarie.

classicoDomenica, invece, l’aula magna dell’ospedale ha visto la presenza dello scrittore Stefano Benni. Invitato dai volontari di “Rianimazione letteraria di poesia intensiva” e intervistato da Livia Santini e Matteo Cavezzali, Benni ha intrattenuto degenti, personale ospedaliero e cittadini in una chiacchierata informale sui suoi 40 anni di carriera e di scrittura, alternando momenti di vero divertimento ad altri di grande profondità. Particolarmente apprezzato l’intervento di Fabio Sbaraglia, intervenuto in veste istituzionale come Presidente della Commissione Cultura del consiglio comunale  che ha sottolineato l’importanza di questo tipo di iniziative in un luogo come l’ospedale che per qualche ora porta sollievo ai pazienti attraverso la cultura. L’iniziativa è stata sostenuta dal ristorante La Capannina di Casal Borsetti che considera la solidarietà un tratto distintivo imprescindibile per la propria azienda.

“Sono davvero molto felice del costante e crescente interesse verso questo nostro progetto – ha detto Livia Santini – perchè l’ospedale e la Biblioteca di Enrico sono luoghi di cura anche dell’anima, luoghi di cuore e di ascolto”.

 

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