AdolescenzaL’affido, si sa, è in crisi. Lo dimostrano i tentativi dei servizi sociali, anche in Romagna, di sensibiizzare le famiglie. A Bologna, intanto, hanno pensato a una formula ancora più soft di quelle proposte ultimamente, in cui i bambini restano nelle famiglie affidatarie solo qualche giorno alla settimana.

Come scrive La Repubblica, l’asociazione di mediatrici culturali Amiss, insieme a Comune e Asp, lancia “A casa mia”, che ora parte alla ricerca di famiglie bolognesi disponibili ad accogliere un adolescente per un giorno, in genere la domenica, o per l’intero week-end.

I ragazzi in questione sono minori stranieri non accompagnati: 378 quelli accolti nelle strutture a Bologna. Jora Mato, responsabile di Amiss, ha detto che “basta un invito al cinema, allo stadio, a pranzo o a cena per dare loro il modo di conoscere la cultura in cui vivono, per prendere confidenza con la città, col modo di vivere e pensare dei bolognesi”.

La maggior parte dei minori accolti ha dai 14 ai 17 anni. Vengono dai paesi dell’Est, dall’Africa, dal Bangladesh.

Info 051/0827324