Le stime degli esperti non sono affatto incoraggianti: bisogna prepararsi, i malanni di stagione saranno particolarmente impegnativi. Questo inverno saranno infatti tre i ceppi d’influenza. Il virus aggredirà, appunto, in tre varianti: l’H1n1, in arrivo dalla California e già in circolazione dal 2009 quando si è verificata la pandemia, una da Hong Kong e l’altra dalla Thailandia. Si tratta di forme più aggressive e contagiose rispetto all’ultima stagione e da dicembre, con le temperature che si faranno progressivamente più rigide, c’è da aspettarsi milioni di italiani a letto con tosse, naso che cola e dolori articolari.
Le stime fatte dal virologo Fabrizio Pregliasco, ricercatore della Statale di Milano, per il quotidiano la Repubblica non sono ben auguranti. Lo scienziato parla di sei-sette milioni di contagi e 11mila morti potenziali a causa delle complicanze. Per questo le autorità rinnovano l’invito a vaccinarsi: la campagna, gestita dalle Asl, partirà tra fine ottobre e i primi di novembre, con l’obiettivo di vaccinare almeno il 75 per cento dei soggetti a rischio, come gli over 65, i malati cronici, il personale sanitario e le donne in gravidanza.
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