I ‘signori dello zucchero’ finanziarono false ricerche

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Come si suol dire, le bugie hanno le gambe corte. C’è voluto tempo ma alla fine la verità è venuta a galla smascherando una delle più grandi truffe del secolo, quella dello zucchero.  Dopo decenni viene rivelata una vicenda clamorosa. Si tratta di alcuni documenti pubblicati dalla rivista Jama Internal Medicine e risalenti agli anni ’60 quando alcune industrie dolciarie statunitensi pagarono i ricercatori per ignorare le prove crescenti del legame tra consumo di zuccheri e malattie cardiovascolari. In particolare alcuni esperti dell’Università di San Francisco hanno rilevato che un gruppo chiamato Sugar Research Foundation pagò tre medici dell’università di Harvard per avere pareri favorevoli al consumo di zucchero e viceversa demonizzare il consumo di grassi. Funzionò tutto così bene che queste ricerche hanno influenzato studi e linee guida per i decenni successivi.

Si tratta di un nuovo colpo alla credibilità della alimentazione “made in Usa”: lo scorso anno la Coca Cola era stata accusata di avere finanziato un ente per combattere l’obesità al fine di convincere l’opinione pubblica che il sovrappeso non è dovuto all’eccessivo apporto calorico dell’alimentazione (e specialmente all’abuso di zuccheri) ma, piuttosto, alla sedentarietà. La multinazionale americana avrebbe fatto un’azione di lobby per niente corretta e contro tutti i principali studi sulla dietologia al fine di incrementare un mercato che negli ultimi lustri si è ridotto proprio a causa dell’allarme lanciato sugli effetti sulla salute del consumo di bevande come la Coca Cola.

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