Percorsi didattici che hanno al centro l’educazione alimentare, gli incontri con antichi mestieri della tradizione e con le nuove tecniche biologiche della coltivazione, le attività estive e con gli animali, organizzate per bambini di ogni età.
Il viaggio “virtuale” alla scoperta delle circa 300 fattorie didattiche della regione comincia sul web con il nuovo sito all’ indirizzo http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fattorie realizzato dalla Regione Emilia-Romagna.
Il sito, mette a disposizione informazioni sull’attività e le offerte delle singole fattorie. Trovarle è molto semplice grazie alla mappa interattiva (organizzata anche per province) che raccoglie e visualizza le aziende sul territorio: basta un click per vedere la scheda di ogni azienda – costantemente aggiornata – e conoscere così tutte le opportunità e i servizi offerti, oltre a fornire i contatti per organizzare una visita scegliendo secondo i propri gusti.
Nel sito si può scegliere tra un’ampia offerta di percorsi didattici organizzati che spaziano dalle attività con le piante officinali all’orto e al frutteto, dall’agricoltura biologica al percorso del latte e del parmigiano-reggiano fino fino alla “pet education” e alle ricette.
Non mancano poi informazioni rivolte alle singole aziende che vogliono iscriversi per la prima volta, o rinnovare l’iscrizione, e le quelle sull’attività di educazione alimentare fatta dalla Regione. Completano il sito le pubblicaziono scaricabili, il video sulle fattorie didattiche del territorio e le ricette proposte dalle fattorie didattiche.
In questi anni si è assistito ad una continua crescita in termini quantitativi delle fattorie didattiche. Oggi sono circa 300 quelle attive. Le fattorie sono una realtà presente dal 1999 e nel 2009 una legge regionale ne ha riconosciuto il ruolo nel campo dell’educazione dei consumi agroalimentari e della conoscenza del territorio rurale.
La fattoria didattica esprime oggi ai massimi livelli la propria vocazione alla multifunzionalità e rappresenta, in molti casi, un modello di sviluppo sostenibile del territorio, capace di sostenere l’economia delle aree rurali, attivare benessere, promuovere sinergia tra alimentazione corretta e attività all’aria aperta, far apprezzare la natura e le bellezze del territorio, produrre reddito.
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