Meno medici obiettori in Emilia-Romagna. Gli ultimi dati parlano del 53,1% dei ginecologi e del 32,5% degli anestesisti che si rifiutano di praticare le interruzioni volontarie di gravidanza. Calano anche gli aborti, scesi del 7,4% dal 2014 al 2015 (quando si sono attestati a 7.848).
I numeri dell’obiezione sono comunque molto più bassi rispetto alla media nazionale, ferma al 70% per i medici e al 49,3% per gli anestesisti.
L’Udi (Unione donne italiane) ha sottolineato il caso di Cento, nel ferrarese, dove “nel 2016 si è recuperata la situazione con l’assunzione di due ginecologi non obiettori. In precedenza l’obiezione era al 100% (tanto che l’ospedale aveva dovuto fare una convenzione con un esterno)”.
Durante la giornata mondiale della contraccezione celebrata ieri, gli assessori regionali Sergio Venturi (sanità) e Emma Petitti (pari opportunità) hanno incontrato l’Udi concordando di intraprendere un percorso comune relativo a una maggiore prevenzione delle gravidanze indesiderate, della valorizzazione della rete dei consultori, soprattutto per i più giovani.
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