Per finanziare le scuole scatta la raccolta fondi sul web

raccolta fondi scuola Limidi“Natura e tecnologia digitale messi insieme: può sembrare strano ma funziona”. Chiara è insegnante alla scuola paritaria di Limidi, frazione del comune di Soliera, 15mila abitanti e poco più in provincia di Modena. È qui che nasce “Ataldegmè”, “te lo dico io” nel dialetto degli anziani del paese, ma che in realtà è una iniziativa di crowdfunding sulla piattaforma web DeRev.com.

Ai partecipanti è stato proposto di autofinanziare tramite internet parte di un progetto: se – e solo se – si raggiunge la quota prefissata, il Comune ci mette il resto. A Limidi, ad esempio, ci metterà 20mila euro per “un Polo (scolastico) tutto nuovo”: a insegnanti, genitori e simpatizzanti il compito di trovare i rimanenti 5.200, tutti online, spiegano Chiara Vezzani e Daniela Setti, insegnante della scuola primaria del paese.

L’obiettivo?

“Prendersi cura della crescita dei bambini in ogni fase della loro vita a partire da scelte educative condivise tra i diversi ordini di scuola è l’idea portante di questo progetto. Vogliamo rispondere alle esigenze di apprendimento di oggi con strumenti adeguati, non con quelli di 10 anni fa: pensiamo che oggi oltre il 50% di bimbi tra 0 e 5 anni sanno già usare il tablet, ma stanno il25% in meno a contatto con la natura”.

Quali sono i punti di forza?

“Aver pensato un percorso a lungo termine che ha al centro i bimbi, aver coinvolto tutte le associazioni del paese (consiglio di frazione, Arci, parrocchia, anziani), aver unito scuole diversissime tra loro in una collaborazione inedita e feconda. Chi penserebbe di mettere insieme una scuola primaria con una scuola d’infanzia parrocchiale, un nido comunale e persino un piccolo nido familiare? Eppure così possiamo lavorare su tutti i bimbi della nostra frazione… pensate che bello”.

Facendo cosa?

“Vogliamo acquistare tecnologie avanzate – tablet, pad luminosi, microscopi – da utilizzare in modo didattico ed esplorativo nelle nostre scuole, su tutte le fasce d’età, e allo stesso tempo valorizzare fortemente la didattica all’aperto, arricchendo ciò che già c’è con attrezzature di psicomotricità, piani per esperimenti montessoriani, orti, sabbiere e giochi d’acqua”.

Tanto parte dalla comunicazione…

“Abbiamo lavorato molto per realizzare il video, le iniziative di raccolta fondi… ma il successo è dato dall’aver messo insieme le esigenze di tutti per realizzare qualcosa di unico per tutti i figli del nostro paese, qualcosa che davvero rispondesse a un bisogno concreto, quello di dare qualità all’educazione mettendo insieme il bello della tecnologia e il bello della natura”.

A che punto siete?

“Abbiamo superato la metà, ma tanto fa il passaparola, perché la gente non è ancora abituata a usare il web per donare. C’è tempo fino a settembre: speriamo di suscitare simpatia verso la nostra iniziativa!”.

Qui la pagina.

In questo articolo ci sono 0 commenti

Commenta

g