“Siamo preoccupati per i bambini. La nostra intenzione è vigilare i luoghi sensibili. Vogliamo che la sera i nostri figli possano tornare a giocare all’aperto”. In meno di un anno, è cresciuto a dismisura il progetto sulla sicurezza della città avviato da diversi quartieri di Ravenna, con un base operativa che circola sui social tra WhatsApp e Facebook.
Roberto Cantarelli è uno dei referenti del quartiere intorno a via Sant’Alberto. Nel settembre dell’anno scorso, quando Romagna Mamma lo aveva intervistato, la chat di zona aveva 50 iscritti, triplicati in dieci mesi. La chat generale, alla quale arrivano le segnalazioni riguardanti tutti i punti di Ravenna, raccoglie invece 800 persone. Per gli anziani, che non hanno accesso ai social, esiste poi un numero al quale si possono mandare semplici sms per segnalare furti, atti di vandalismo, persone sospette.
E da settembre il gruppo formato da Cantarelli, che come gli altri della città può contare anche su una pagina Facebook, partirà con una serie di progetti collegati: “Uno dei primi progetti ci porterà a vigilare la situazione davanti alle scuole sprovviste del servizio dei vigili urbani o degli ausiliari: per la sicurezza stradale, certo, ma anche per verificare che all’entrata e uscita da scuola i bambini siano protetti a ogni tipo di situazione a rischio. Faremo anche i controlli dei parchi, dove non è raro vedere persone poco raccomandabili, tra cui anche spacciatori, aggirarsi dove i nostri figli giocano”.
Cantarelli e i suoi stanno pensando anche ad una serie di assemblee per informare la cittadinanza sull’esistenza dei nuovi mezzi informali per le segnalazioni: “Da quando abbiamo attivato i primi servizi, c’è stata un’escalation di contatti. Negli ultimi tre mesi, poi, con l’aumento esponenziale dei reati, ci siamo resi conto di quanto sia importante avere un canale semplice per segnalare. Tutto: dal furto della bicicletta in poi”.
Sognando in grande, Cantarelli e gli altri sperano di allargare il progetto anche al forese.
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