Rischio annegamento: un vademecum del Centro Iperbarico per genitori e farmacisti

mare bambini
In mare è bene seguire, secondo il Centro iperbarico di Ravenna, il vademecum elaborato dall’Associazione Stefano Cocchi

L’estate, purtroppo, è un susseguirsi di notizie riguardanti bambini e adulti che rischiano di annegare o annegano in mare, al fiume o in piscina. Motivo per cui è bene conoscere le regole di prevenzione e di intervento rispetto a quella che è la seconda causa di morte dei bambini a livello mondiale, appunto l’annegamento o, come la chiama l’Organizzazione mondiale della sanità, la “sindrome da sommersione”.

Nell’edizione “Farmacista in soccorso del cliente”, il Centro Iperbarico di Ravenna ha curato il capitolo dedicato proprio a questo tema, nel quale si racconta anche di Raffaele, un ragazzo di 14 anni reduce da un’aritmia cardiaca mentre era in piscina e che, dopo il coma, ha subito notevoli danni cerebrali.

Grazie all’ossigenoterapia iperbarica e ad altre terapie, il ragazzo ha fatto passi da gigante e il suo recupero è secondo i medici ancora in divenire.

La sua storia, ancora una volta, evidenzia l’importanza delle regole che i bambini dovrebbero seguire quando vanno in acqua, a garanzia della propria sicurezza. Il Centro iperbarico raccomanda a ogni genitore di tenere bene a mente il vademecum elaborato dall’Associazione Stefano Cocchi. 

Centro Iperbarico Ravenna
Lo staff del Centro iperbarico di Ravenna

La prima regola è che nuotare è bello ma bisogna farlo solo se il mare è in perfette condizioni. La seconda è che, prima di immergersi, bisogna aspettare due ore dallo spuntino e quattro da un pasto completo: “Sbagliato il detto che, dopo mangiato, se si fa il bagno subito si evita ogni rischio. Il pericolo sta in quello che viene chiamato infarto intestinale”. Occhio, d’altro canto, a non nuotare a digiuno: l’ipotesi di un calo di zuccheri è infatti dietro l’angolo. Bene, poi, non forzare le proprie prestazioni. Occhio, inoltre, agli sbalzi termici: “Il corpo umano ha una temperatura di 37 gradi. L’acqua, se è sotto i 18 gradi, è pericolosa: soprattutto se si è accaldati e non ci si immerge in maniera graduale, si rischia la sincope. Infine, la sorveglianza: ogni bambino dovrebbe essere guardato a vista non da tante persone ma da un adulto attento, in grado di scorgere l’eventuale pericolo.

Per diffondere queste semplici ma fondamentali regole, il Centro Iperbarico Ravenna è impegnato in corsi di formazione rivolti ai diretti interessati: i ragazzi delle scuole medie.

Centro Iperbarico di Ravenna
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48124 Ravenna
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