A far venire i primi sospetti sono stati proprio i genitori, una coppia di trentenni italiani che più volte ha portato in ospedale la figlioletta di due mesi a causa dei continui malori. Da quegli episodi ha avuto origine l’accusa per maltrattamenti formulata nei confronti dei due da parte della procura di Ancona. Come riporta il Corriere Adriatico ai due, residenti nella zona di Fabriano, vengono imputati una serie di scuotimenti violenti, probabilmente colposi, che hanno portato i medici a diagnosticare alla piccola paziente la sindrome del bambino scosso. Nell’attesa di verificare le accuse ai due è stata sospesa la patria potestà e la figlia affidata ad un’altra famiglia.
La “sindrome da scuotimento“, conosciuta anche come Abusive head trauma, è una patologia che comprende forme di abuso legate a violento scuotimento del bambino con conseguente trauma sull’encefalo e successive complicazioni neurologiche. I sintomi possono essere mancanza di appetito, pallore o colorito bluastro della pelle, una riduzione dello stato di vigilanza, sonnolenza e irritabilità, vomito. La violenza a volte anche è inconsapevole e attuata da parte di genitori esasperati, al solo scopo di consolare il pianto ininterrotto del neonato. Come sembra, secondo le prime ricostruzioni, che sia avvenuto proprio nel caso della giovane coppia marchigiana.
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