Papà sul palco con le figlie ginnaste: “Mai provata un’emozione così”

Tutto è nato con una frase semplice: “Quest’anno, al saggio, ballate con le vostre bimbe”. I sei papà che si sono sentiti dire queste parole hanno pensato, di primo acchito, che si trattasse di uno scherzo. Ma Francesca Montanari, presidente dell’Asd “Lo Zodiaco” di Ravenna e insegnante di ginnastica ritmica, faceva sul serio. E i papà, superata la sorpresa iniziale, si sono messi d’impegno. Allenandosi tutte le settimane, per alcuni mesi, per poi salire insieme alle figlie sul palco del Teatro Alighieri il 16 maggio scorso per il saggio finale.

Un’esperienza che, a detta loro e della stessa insegnante, ha scatenato grandi emozioni. Anche tra chi, come Ivan Tosi, ex calciatore, all’impatto del pubblico è più che abituato: “Pensavo di essere preparato a tutto, pensavo di rimanere tutto d’un pezzo. Invece, le sensazioni che ho provato esibendomi con mia figlia Noemi sono state uniche e impagabili. Ancora adesso, quando ripenso al suo abbraccio finale, mi commuovo”.

Anche Francesca, tutte le volte che faceva provare l’abbraccio che ha chiuso la coreografia, si ritrovava in lacrime: “Io, così pignola e puntigliosa, quando vedevo ripetere quel momento lasciavo correre, non mi interessavo più delle questioni tecniche. Qust’anno il tema del saggio era quello delle feste, tra cui quella del papà che mi ha spinta a coinvolgerli. Ma dopo questa esperienza dico: ‘Tutta la vita con i papà’: non hanno mai fatto storie, si sono adattati a ogni situazione, non si sono mai creati problemi, hanno dato tutto”. Eppure, le diversità interne al gruppo erano moltissime: “Le bambine, che fanno tutte agonistica – prosegue l’insegnante – hanno dai sette ai dieci anni. I papà, dai quaranta ai sessanta circa. C’era quello atletico e quello poco sportivo, quello in forma e quello un po’ più robusto. Eppure, nessuno si è tirato indietro rispetto alla sfida fisica. Quello della ginnastica ritmica è un mondo molto al femminile, dove l’uomo spesso manca. I papà hanno saputo sintonizzarsi con l’ambiente e il modo di lavorare, diventando più precisi di me sulle posizioni e i movimenti”.

Emozionato anche Francesco Pagnani, papà di Camilla: “Mi ritengo molto fortunato ad aver vissuto questa esperienza unica e indimenticabile con mia figlia. Nel cuore di tutti noi papà e delle nostre bambine rimarrà il ricordo delle prove, delle risate, delle sgridate, dei mercoledì sera a preparare il balletto. Il giorno dell’esibizione avevo il cuore a mille: le bimbe sono abituate a stare davanti al pubblico, noi no. La paura di sbagliare, davanti 500 persone, era tanta. Ma evidentemente siamo riusciti a trasmettere qualcosa di bello. Lo abbiamo capito dalle tante persone che, a fine spettacolo, avevano il fazzoletto in mano per asciugare le lacrime”.

Dopo l’esperienza, i papà hanno scritto una lettera di ringraziamento allo Zodiaco: “Grazie per averci fatto crescere sia come uomini che come padri. Siamo sicuri che questa incredibile avventura rimarrà sempre nel cuore nostro e delle nostre bambine”.

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