Ha fatto perfino un’ordinanza per ribadire il concetto. Lunga e articolata: 15 articoli. In vacanza è “meglio scrivere, leggere, ballare, fare lunghe passeggiate, vedere un film, scrutare l’alba”. Ma i compiti, quelli no. Perché, recita sempre la somma carta rivolta agli studenti di ogni ordini e grado, “le vacanze sono obbligatorie per tutti gli studenti“. Firmato: Luciano Barone, sindaco di Mamoiada, provincia di Nuoro.
Il primo cittadino sardo ha spiegato all’Ansa: i ragazzi hanno già “delle giornate organizzate e sovraccariche durante l’anno scolastico, perché non si dovrebbe consentire che almeno nelle vacanze estive siano loro artefici della propria vita senza che nessuno gli assegni il compitino da fare?”. Barone precisa però che la sua non è un’esortazione all’ozio: “Sto dicendo che devono fare cose diverse e le elenco nei 15 articoli: come leggere un libro che diventi oggetto di conversazione tra ragazzi, fare una passeggiata all’alba a scrutare il paesaggio, fare sport, ballare”. Quanto alle interrogazioni di verifica, a fine estate, dice il sindaco, “le faccio io personalmente. Così capirò chi ha fatto i compiti”.
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