Una bimba di un mese è ricoverata nel reparto di Pediatria dell’ospedale “Bufalini” di Cesena per aver contratto la pertosse. La piccola, che sta uscendo dalla fase acuta, è in buone condizioni. L’ipotesi dei sanitari è che abbia preso la malattia da qualche familiare.
Scongiurato, per fortuna, il rischio di un’encefalite, complicanza che si verifica in genere nei soggetti con pochissimi mesi di vita.
Augusto Biasini, direttore del Dipartimento materno infantile di Cesena (Ausl Romagna), interpellato sul caso si è detto molto preoccupato non tanto per la salute della bimba in questione, che si sta riprendendo, quanto per un ritorno di casi di pertosse in bambini appena nati: “Le conseguenze neurologiche sono un rischio molto forte fino ai tre mesi di vita del neonato. Dopo quell’età, siamo più tranquilli. A Cesena, poi, grazie alla terapia intensiva pediatrica siamo benissimo in grado di trattare le insufficienze respiratorie”.
L’invito del primario è quello di vaccinarsi contro la pertosse: “Se nella rete sociale si abbatte il ricircolo del germe della pertosse grazie al vaccino, riusciamo a proteggere i neonati dal rischio di contrarla. Ecco perché consigliamo l’immunizzazione contro la pertosse alle donne in gravidanza, oltre che ovviamente ai bambini quando arriva a casa il richiamo”.
Per Biasini meglio mettersi in allarme, puntando alla prevenzione: “Una pertosse in un bimbo di cinque anni non mi preoccupa. Il vero anello debole è il primo trimestre di vita. Il vaccino anti-pertosse è acellulare, sicuro e molto efficace. Non sottovalutiamone l’importanza”.
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