Allergie alimentari: “Intervenire prima dello svezzamento”

bimbo che mangia la pappaUna teoria da prendere in considerazione. Un esperimento da valutare. Anche se, di sicuro, non mancheranno le critiche e i distinguo. Ma, più che altro, le possibilità di applicazione pratica al momento non sembrano tantissime. Ma andiamo per ordine e vediamo di che cosa si tratta: le allergie alimentari si potrebbero prevenire con una specie di ‘cura d’urto’. Già a quattro-cinque mesi di vita, prima dello svezzamento. A sostenerlo è una ricerca del King’s College di Londra condotta su 1300 bebè e pubblicata sul New England Journal of Medicine. Ogni settimana i piccoli sono stati nutriti dai genitori con i seguenti alimenti: tre cucchiaini da the di burro di arachidi, un uovo, 50 grammi di yogurt di latte vaccino, tre cucchiaini di pasta di sesamo, 25 grammi di pesce e due biscotti con cereali. I risultati sono stati incoraggianti: tra coloro che hanno seguito le indicazioni il tasso di allergie è risultato molto inferiore rispetto agli altri: il 2,4% contro il 7,2%.

La conclusione degli studiosi è chiara: “Il consumo precoce, più che quello ritardato, è la strategia migliore per prevenire le allergie“. Resta tuttavia un problema: molte famiglie hanno rinunciato alla ‘dieta’: troppa la paura di dare cibi solidi a bimbi così piccoli. Per questo nella pratica l’introduzione del protocollo, come riconoscono gli stessi ricercatori, sarebbe molto difficile.

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