Romagna Mamma lo aveva denunciato solo pochi giorni fa, con un articolo del 9 aprile: davanti alle scuole non di rado si assiste ad una calca indegna. Parcheggi selvaggi ed incivili con le più elementari norme della convivenza calpestate in nome della puntualità e dell’ansia per il pupo “che sennò resta da solo e chissà cosa succede”. Piste ciclabili e marciapiedi ignorati ma anche posti per disabili occupati dalle auto di chi è in perfetta (o giù di lì) forma fisica. Da chi non avrebbe problemi a fare due passi in più o a puntare la sveglia cinque minuti in anticipo ma preferisce togliere il posto a chi se la passa peggio. Magari ad un bambino della stessa scuola. Senza vergogna.
In nome della (iper?) protezione di soggetti deboli (i bambini, e ci mancherebbe) si commettono torti nei confronti di soggetti ancora più deboli. Alla scuola elementare Morelli di Ravenna questo avviene con regolarità. Le strisce gialle sono una tentazione fortissima per chi disprezza le regole. Sia quelle che riguardano le piste ciclabili (perennemente invase dalle auto all’entrata e all’uscita della scuola) che quelle del posto macchina per disabili. Quest’ultimo, poi, è una vera pacchia: a due passi dal cancello, permette al genitore svogliato/incivile/ritardatario di fare i propri comodi. Più d’una volta abbiamo osservato con i nostri occhi mamme e babbi che di prima mattina forniscono un pessimo esempio ai loro figli: li accompagnano nel tempio dell’educazione e della cultura, si sincerano fino all’ultimo che i compiti siano fatti e che il grembiulino non abbia neanche una piega ma loro stessi per primi dovrebbero finire dietro la lavagna col cappello da asino, come accadeva una volta. D’altronde quando un vicesindaco, come è avvenuto a Forlì, si permette di parcheggiare sulle strisce gialle per accompagnare i figli a scuola e poi come giustificazione non trova di meglio che argomentare “sono una mamma che lavora, scusatemi”, quale messaggio mandano le istituzioni?
Una situazione paradossale che ha, legittimamente, fatto infuriare qualche disabile. Questa mattina sul palo che segnala il parcheggio per disabili davanti alla scuola Morelli è apparso un cartello di protesta: “Caro papà/mamma/nonno-a/accompagnatore, lo so che in questa strada non si trova facilmente parcheggio, e la tentazione di lasciare la tua auto nel posto dedicato ai disabili è tanta, ma se lasci la tua auto anche per soli 5/10 minuti, possono essere proprio quelli stessi minuti che servono a chi ne ha bisogno e ne ha diritto. Ti chiediamo a nome del comitato dei genitori della scuola Morelli di non ripetere più questa disattenzione”. Ed ancora: “Nella nostra scuola ci sono bimbi che ne hanno bisogno, lascialo sempre libero”. Fino allo scorso anno la presenza di un volontario della protezione civile davanti alle strisce pedonali, evidentemente, fungeva da deterrente e simili episodi erano meno frequenti: col nuovo anno scolastico non si sono visti né volontari, né vigili urbani e, come dice il proverbio, l’occasione fa l’uomo ladro.
Da parte nostra non possiamo che sottoscrivere l’appello e, anzi, faremo qualcosa in più: provvederemo già in giornata a segnalare l’episodio alla polizia municipale.
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Commenti:
io personalmente che sono invalido e non disabile con regolare contrassegno per parcheggio, trovo sempre occupato da persone non autorizzate ad occupare tali posti auto.
ma le forze dell’ordine che cazzo fanno , nulla.
io proporrei il ritiro di patente a chi occupa tali spazi .
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