A Bologna è guerra aperta sulle mense. L’Osservatorio cittadino, formato dai genitori degli alunni, chiede con forza al Comune l’applicazione di penali ai gestori di Ribò. Il motivo risiede nelle inadempienze che, come comunica l’Osservatorio stesso, sono emerse da “647 assaggi e 249 segnalazioni di anomalia” in cinque mesi. I genitori, spiega una nota, “chiedono di poter visionare le contestazioni e le penali applicate fino ad ora dall’amministrazione comunale nei confronti di Camst ed Elior. Le commissioni mensa di ogni scuola chiedono di essere informate su tutte le mancanze segnalate e che, ai sensi del contratto, in caso di inadempimento, avrebbero dovuto essere contestate e sanzionate. I genitori chiedono trasparenza e il pieno rispetto del capitolato”.
L’Osservatorio fa notare che lo scorso 8 marzo lo stesso comune di Bologna, tramite l’Unità sviluppo e controllo, ha presentato un report descrittivo dei riscontri raccolti da settembre a febbraio in cui ha rilevato: “Oltre 140 anomalie accertate (ritardi di consegna, scarsità delle porzioni, ritrovamento di corpi estranei, criticità relative alle diete speciali, modalità scodellamento, scarso gradimento e note sul sito Ribò); utilizzo delle verdure surgelate ampiamente oltre il massimo consentito del 20%; utilizzo non previsto da capitolato delle verdure di IV gamma al posto di quelle fresche; forti ritardi nella consegna dei pasti che hanno coinvolto non meno di 45 scuole; gradimento dei bambini non in miglioramento rispetto allo scorso anno scolastico. Spicca in particolare il dato negativo impressionante relativo ai contorni: solo 1 su 5 delle proposte è gradita e complessivamente solo un 30% delle rilevazioni è positiva”.
I genitori dunque si chiedono dunque “perché a sette mesi dall’avvio del servizio, tutti questi problemi non sono ancora stati risolti“. Ed ancora: “Dall’inizio dell’anno scolastico, stiamo ancora aspettando di incontrare i responsabili di commessa di Ribò per avere direttamente da loro una assunzione di impegni, al pari delle altre componenti che siedono in Commissione mensa cittadina. Fino ad oggi infatti, a questo tavolo ha partecipato solo un consulente esterno, con l’unico compito di prendere appunti”.
Chiedendosi se “occorre una nuova mobilitazione per avere risposte”, l’Osservatorio avanza anche un’altra proposta: “Ci attendiamo dal Comune di Bologna un passo avanti anche nei confronti delle scuole che hanno subito i disservizi: i genitori propongono che con le trattenute sui pagamenti derivate dalle penali venga istituito un fondo a favore delle scuole danneggiate. In fin dei conti i genitori hanno pagato regolarmente i pasti oggetto di disservizio e riteniamo equo poter compensare i bambini attraverso questo meccanismo”.
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Commenti:
Io credo che nn ci si possa lamentare perché ad es.e tutto verde.ho mangiato anche io la mensa camst come educatrice di nido.e posso dire che il cibo era buono e credo che i bambini debbano abituarsi a mangiare un po’ di tutto perché ad es verdure e frutta a casa nn sanno neanche cosa sia naturalmente nn per tutti.parliamo dei bomboloni che mangiano a colazione a casa….
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