Spot per il latte in polvere: bufera su Rosolino

Massimiliano Rosolino spot latte in polvereE’ bufera su Massimiliano Rosolino. L’ex nuotatore napoletano è protagonista di una pubblicità – in qualità di “campione olimpico e papà” – di una nota marca di latte in polvere. Una scelta che è stata aspramente criticata da una serie di associazioni di professionisti e di genitori sulla base di evidenze scientifiche. Le sigle polemizzano con Rosolino sono molteplici e agguerrite: il Movimento allattamento materno, l’Associazione Italiana dei consulenti professionali in allattamento materno, CreAttivamente Ostetriche, Ibfan Italia, La Leche League Italia, Il Melograno Centri informazioni maternità e nascita e il Movimento italiano di psicologia perinatale. Tutti hanno sottoscritto una lettera aperta all’ex sportivo per esprimere “preoccupazione per il messaggio che lo spot veicola e, dunque, per i risvolti che potrebbe avere”.

“Noi siamo certi che, nel proporle lo spot, non le è stato detto che i messaggi che lei invia alle mamme e ai papà non sono sostenuti da evidenze scientifiche – precisa la lettera aperta – La proposta di alimentare i bambini dopo l’anno di vita con latti di crescita va in direzione opposta a quella suggerita dall’Oms, dall’Efsa, e dall’istituto tedesco per la valutazione del rischio (Bundesinstituts für Risikobewertung)3 , che, sulla base di evidenze scientifiche solide, dichiarano che queste formule sono prodotti inutili (oltre che costosi) per l’alimentazione dei bambini, se non addirittura negativi in quanto l’alto contenuto di zuccheri ed il conseguente sapore dolce potrebbero influenzare le preferenze del bambino per i cibi dolci e favorire sovrappeso ed obesità”.

Ed ancora: “Noi crediamo che non sia opportuno che nell’attuale situazione di crisi del Paese, che vede molte famiglie in gravi difficoltà economiche, un personaggio di grande appeal, quale lei certamente e meritatamente è, si faccia promotore di un prodotto inutile e costoso, che può condizionare negativamente l’allattamento materno”. Infine una richiesta ben precisa: “I veri campioni si distinguono anche perché riconoscono gli errori e cercano di porre rimedio. Pertanto noi le chiediamo di ritirare la sua adesione a questa campagna pubblicitaria, sperando che in futuro lei possa scegliere di aderire a progetti che hanno come unico obiettivo la salute dei nostri bambini”. Dunque Max rinuncerà al gruzzoletto?

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