Due bimbi sordi in classe, tutti imparano la lingua dei segni

Alla scuola elementare paritaria Sant’Onofrio di Rimini i 105 alunni imparano tutti la Lis, il linguaggio dei segni. Una storia di integrazione partita quando cinque anni fa all’istituto si iscrisse un bambino con problemi di uditobambino con problemi udito. La coordinatrice dell’attività didattica Lauramaria Tamburini ha spiegato ai media che l’alunno era stato rifiutato da altre scuole, impreparate ad accoglierlo. Ma la Sant’Onofrio ha deciso di mettersi in gioco, affiancando al bambino un educatore di sostegno e un’interprete.

Dopo qualche anno altri due bimbi non udenti sono arrivati alla scuola e gli insegnanti hanno deciso di condividere la loro lingua (la Lis, appunto) con tutti gli iscritti e il personale docente.

Grazie ad un’interprete Lis i bambini seguono corsi e laboratori specifici, apprendendo con una facilità straordinaria. Al momento gli alunni delle classi seconda e terza si esprimono senza problemi nel linguaggio dei segni. Un modo per non isolare i compagni sordi.

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