Ritorna il medico scolastico?

bambino dal dottore, pediatraLa vecchia, cara, figura del medico scolastico potrebbe tornare. Una figura abolita da uno dei tanti tagli allo Stato sociale (non era più “rispondente a principi di appropriatezza ed economicità”, come si dice in gergo tecnico) potrebbe ripresentarsi, almeno in via sperimentale. A chiederne la restaurazione è un ordine del giorno del Consiglio regionale della Lombardia, approvato all’unanimità nello scorso dicembre. Nel documento, per ora, ci si limita alla richiesta dell’istituzione del “medico scolastico di primo presidio” nell’area della città metropolitana di Milano ma il problema è molto sentito per prevenire e affrontare meglio patologie come influenza, morbillo, pidocchi e per tornare a fare screening sistematico (vista, udito, peso, altezza) su tutti gli alunni, sorvegliare sulla diffusione di malattie infettive e dare preziosi consigli.

Nella delibera del Consiglio lombardo si giustifica la misura ricordando che “l’incidenza degli stranieri evidenzia come malattie come la Tbc, sono rimaste elevate per alcune popolazioni di stranieri” e che la “crisi economica e sociale” ha prodotto un “peggioramento dei comportamenti di cura”, per cui parte della popolazione “soprattutto straniera e in particolare con area di provenienza africana e nordafricana” ha aumentato il “ricorso a rimedi casalinghi” o “la rinuncia a cure mediche ordinarie e specialistiche”.

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