
Proseguendo nella metafora sportiva, l’Osservatorio fa notare relativamente ai vari istituti compensivi: “A metà anno scolastico l’IC14 è già in testa con ben 96 assaggi (74 da parte dei genitori); concorrono alle posizioni da podio il quartiere Navile, con 62 assaggi, l’IC3 con 61 assaggi, il quartiere Borgo Panigale con 58 assaggi, il quartiere San Vitale con 56 assaggi ed il quartiere Savena con 55 assaggi”.
Poi i responsabili tornano ad un registro più serio e analizzano i dati: “Abbiamo riscontrato, con grande soddisfazione, una grandissima partecipazione dei genitori che dall’inizio di questo anno scolastico hanno raggiunto i 647 assaggi (il 75% del totale). Sono in crescita anche gli assaggi di insegnanti/bidelli che sono ben 158 (18% del totale), mentre non è altrettanto attivo il gestore Ribò che si ferma a soli 57 assaggi (7% del totale)”.
Infine, come si desume dalla tabella nella foto (le sei colonne totalmente in rosso), impossibile non notare la totale assenza dell’ufficio qualità del Comune, dei suoi pedagogisti e dell’Asl: neanche un assaggio sugli 862 totali: “Proviamo invece una certa inquietudine nel constatare che il Comune e l’Asl risultano essere i grandi assenti! Perché non è presente alcun loro assaggio? Sono state effettuate altre tipologie di monitoraggio del pasto? Quali dati e analisi hanno prodotto?”, si chiede l’Osservatorio.
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