Una brutta separazione, una di quelle che vede i genitori in una continua guerra a discapito della serenità dei figli. Una vicenda che, tanto per dire, aveva visto l’ex moglie accusare l’ex marito di abusi sessuali sulla figlia di cinque anni. Una bolla di sapone, il giudice alla fine ha archiviato tutto. Adesso un nuovo capitolo, ancora poco edificante. Lei, come racconta Il Gazzettino, si è trasferita a Bolzano con i figli – oltre alla bambina c’è un bambino di 11 – mentre lui, un medico, è rimasto a Padova. I bambini frequentano istituti di lingua tedesca e il padre non riesce a capire come vadano i figli a scuola, dato che le pagelle e le altre comunicazioni ufficiali vengono redatte nell’idioma di Hegel.
Così il padre ha provato in tutte le maniere ma alla fine sembra proprio che, fra ostacoli di tipo burocratico ed altri di buon senso (la ‘ripicca’ coniugale soprattutto), debba fare causa e rivolgersi ad un giudice per ottenere la traduzione delle comunicazioni scolastiche. E così, come ha detto l’uomo al Gazzettino, sarà costretto a fare.
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Commenti:
Spiace leggere di ripicca da parte di chi ha sopportato calunnie di ogni tipo, assolutamente ignorato come genitore dalle scuole, prima di lingua Italiana e poi tedesca dell’alto adige.
La legge 54/2006 con relativa circolare che ne ricorda l’applicazione datata fine dello scorso anno, da queste scuole è ignorata.
Scuole che hanno consegnato i bambini a persone mai autorizzate da me ne dal giudice
Non serve ricordare che in alto adige c’è gente che sostiene “sud-tirol ist nisht Italien”.
Non si scrive di screzi ma della volontà di chi pur nutrendosi del denaro Italiano nega i diritti ai cittadini italiani.
Medesima cosa nella sanità per aver la cartella clinica di mia figlia, attesa 2 mesi, 2 viaggi Padova – Brunico, decine di telefonate e email.
In tutto questo Bailamme gli organi ispettivi di MIUR e Ministero salute che fanno?
Ma io, certo che il Tempo logora l’errore e leviga la verità (cit.) procedo!!
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