Mal di pancia, vomito, sangue dalla bocca. Questa volta si può parlare di lieto fine anche se tante altre non è stato così. E’ il caso del piccolo di due anni, Logan Stiff, del Colorado, finito per 21 giorni in terapia intensiva dove è ancora ricoverato per aver ingoiato la pila di un telecomando mentre era al nido. Quando è stato preso in consegna dai medici in ospedale, subito i primi esami hanno individuato la causa del malessere: l’acido della batteria aveva iniziato a fare effetto, bucandogli l’esofago.
Come riporta il quotidiano The Sun, è stata la mamma a capire che non si trattava del solito virus intestinale: un’ora dopo averlo ripreso dall’asilo infatti, il bambino faceva già fatica a respirare. Il piccolo, che ora è fuori pericolo, è stato operato due volte. E’ stato attaccato a un respiratore artificiale e anche se ora respira e mangia bene da solo deve anche alimentarsi con un tubicino, le sue corde vocali hanno ripreso solo in parte la loro funzionalità.
I genitori hanno reso pubblica la vicenda invitando tutti a considerare quanti pericoli si nascondano in casa e non solo, senza che neanche ce ne rendiamo conto.
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