Dopo i test e la denuncia della Lav, arriva lo stop da parte del ministero della Salute per alcuni capi per bambini con componenti in pelliccia animale. Il ministero ha disposto il ritiro dal mercato dei seguenti baby-prodotti classificati come “prodotti pericolosi”: piumino in ecopiuma con cappuccio in pelliccia di coniglio, marca Blumarine baby, per bambina, 36 mesi (codice 357PN11). Si tratta di un manufatto prodotto in Italia, a Carpi, e alla Rinascente di Milano la Lav lo ha trovato esposto alla bellezza di 433 euro. Un capo moda, dunque. Altro prodotto pericoloso bloccato dal ministero è la coperta in pelliccia di agnello, marca Christ per la culla dei neonati (codice V10004, distributore bellicomeilsole.it). Prodotta in Germania, la coperta costa circa 50 euro.
La decisione del ministero giunge a seguito della valutazione del rischio effettuata dall’Istituto Superiore di Sanità, e conseguente la denuncia della Lav, frutto dell’indagine Toxic Fur 2 svolta dall’associazione animalista, che ha dimostrato nuovamente la presenza di sostanze chimiche pericolose nelle componenti di pelliccia animale di alcuni campioni di prodotti moda per bambini.
I test ufficiali condotti su due campioni sequestrati dai carabinieri del Nas (di Parma e di Padova), hanno rilevato elevatissimi livelli di Cromo esavalente per il prodotto Blumarine baby (rispettivamente 37,3 mg/kg e 27,1mg/kg, contro il livello massimo di sicurezza di 3 mg/kg previsto dal Regolamento UE 301/2014). Il Cromo esavalente, oltre a essere una sostanza cancerogena, può causare reazioni allergiche (es. eczema da contatto) in individui ipersensibili. Inoltre il capo Blumarine baby presenta una elevata concentrazione di Cromo Trivalente (assorbibile tramite sudore), 168mg/kg contro i 18mg/kg raccomandati dall’ISS per evitare l’insorgere di effetti sensibilizzanti della cute.
Anche per la coperta per neonati, interamente composta da pelliccia di agnello si sono registrati preoccupanti valori di Cromo trivalente (assorbibile tramite sudore), 35mg/kg. Su altri due prodotti segnalati dalla Lav, il parka da bimbo 24 mesi Woolrich e un cappotto da bimba 36 mesi D&G, il ministero non ha potuto svolgere test ufficiali per l’indisponibilità dei capi nei sopralluoghi eseguiti dai Nas.
Con la prima indagine Toxic Fur, condotta nel 2013, la Lav ottenne lo stop temporaneo alla vendita di altri prodotti per bambini con pelliccia animale (delle marche Il Gufo, Brums, Miss Blumarine, Minifix, Gucci) diventato poi definitivo per alcuni di essi, di cui è stato possibile svolgere test ufficiali (Il Gufo, Brums, Miss Blumarine). La Lav invita i consumatori a consultare il portale www.animalfree.info dove è possibile trovare validi consigli per una moda più sicura ed etica.
“Il ministero della Salute – afferma Simone Pavesi, responsabile Lav Moda etica – deve necessariamente prendere atto, che i processi produttivi caratterizzanti le pellicce difficilmente risultano standardizzabili e pertanto, ogni singolo prodotto di pellicceria può contenere sostanze chimiche tossiche e cancerogene, utilizzate in fase di concia, e in concentrazioni anche potenzialmente pericolose per la salute del consumatore, tanto più se questo è in tenera età. E’ pertanto doveroso, nell’interesse dei cittadini e per le fasce più a rischio, disporre il definitivo divieto di vendita di prodotti di pellicceria”.
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