L’allergia è una condizione in cui il sistema immunitario riconosce una sostanza estranea normalmente innocua (allergene) come se fosse un agente aggressivo da cui difendersi energicamente, scatenando una violenta reazione infiammatoria. Al problema di riconoscerle e farvi fronte nei bambini, adesso pare aggiungersene un altro: allergie, ansia e depressione potrebbero essere strettamente legati. A focalizzare l’attenzione su questo problema è un recente studio dell’università del Michigan apparso sulla prestigiosa rivista Pediatrics. La ricerca ha preso in esame 564 bambini per sette anni durante i quali sono stati periodicamente sottoposti a test cutanei. Contemporaneamente i genitori hanno riferito ai medici il comportamento complessivo dei loro figli, con particolare attenzione all’umore.
Alla fine è emerso che più aumentano le allergie (in special modo la rinite allergica), più crescono i disturbi emotivi e del comportamento. Così i bambini di quattro anni che soffrivano di starnuti allergici, prurito agli occhi, lacrimazione o dispnea persistente avevano depressione o ansia più marcate rispetto ai loro coetanei. Laconclusione degli studiosi tuttavia non è univoca: è l’allergia che provoca ansia e depressione (anche se il nesso causale non è accertato e valido in tutti i casi), oppure è un meccanismo biologico che influenza le aree del cervello che controllano le emozioni?
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