Cento per cento di ginecologi obiettori: è quello che succede all’ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno. Le donne che vogliono interrompere la gravidanza – diritto sancito dalla legge 194 – sono costrette ad affidarsi ai medici dell’Aied (Associazione italiana educazione demografica). Quella di Ascoli è l’unica tra tutte le sezioni italiane dell’associazione a erogare il servizio “Ivg” grazie a una convenzione stipulata con l’Area Vasta 5 che corrisponde 200 euro per ciascuna interruzione.
Il caso di Ascoli è stato ricordato anche ieri sera da un’inchiesta sull’applicazione della legge 194 del programma di Rai Tre “Presa diretta”. Ad Ascoli, è stato detto, si parla di “obiezione di struttura”.
“Abbiamo interventi tardivi visto che quando la donna va al consultorio non trova medici non obiettori – ha spiegato Tiziana Antonucci, vicepresidente della sezione ascolana dell’Aied – ed è già a sei o sette settimane, l’epoca in cui si accorge di essere incinta. Tutto questo è scandaloso”. L’Aied visita le donne, rilascia il certificato e pratica le interruzioni volontarie di gravidanza.
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Un’altro problema che si va a verificare, quello che riguarda l’uomo,nessuno è disposto a fare la vasectomia.
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