Né maschio, né femmina. Aubrey, quattro anni, alla nascita presentava caratteri genitali “intersessuali”, cioè ambigui e non attribuibili ad alcuno dei suoi sessi. Ma i genitori, invece di aspettare la sua crescita per farle o fargli prendere una decisione rispetto alla propria identità, hanno scelto un intervento che l’ha resa biologicamente femmina. Una storia americana raccontata dal quotidiano “Il Messaggero” e che ora sta mostrando tutti i suoi risvolti in termini di disagio della bimba.
A chiamare i produttori della trasmissione è stata la nuova moglie del padre della bambina, preoccupata per il suo benessere. Sul caso, comunque, resta il mistero: alla nascita, infatti, Aubrey aveva caratteristiche per il 70% maschili. E non si sa bene perché i medici abbiano consigliato un intervento per renderla femmina.
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