Madre chatta su Facebook e il figlio annega

FacebookMentre lei chattava su Facebook suo figlio è annegato. Sarebbe bello scrivere che si tratta di una notizia inventata da quelli di Lercio, purtroppo è tutto vero. La sconsiderata protagonista della vicenda è una madre – e c’è da chiedersi se in questo caso il termine non venga usato impropriamente – inglese di 31 anni, Claire Barnett, responsabile della morte del figlioletto Joshua, due anni.

La donna era così impegnata a scambiarsi messaggini e altre amenità del genere col telefonino per accorgersi che il piccolo era finito nel laghetto della propria abitazione a Beverley, nello East Yorkshire. Quando poi ha dato l’allarme era troppo tardi. Al processo, conclusosi alcuni giorni fa, è emerso pure che la sciagurata non aveva ascoltato i consigli di chi le aveva suggerito di mettere in sicurezza il laghetto, profondo un metro e mezzo. La donna, madre di quattro figli, è stata definita “genitore negligente” dal giudice e si è meritata una condanna a cinque anni di carcere. A suo carico sono emersi altri episodi del passato che ne hanno aggravato la posizione. “E’ il primo dovere di ogni genitore tenere il suo bambino al sicuro – si legge nella sentenza – e lei ha ripetutamente fallito in questo compito fondamentale, esponendo ciascuno dei bambini a rischio di lesioni gravi e di morte”.

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