Tullia, la mamma che raccoglie fasce e marsupi per i piccoli migranti

fascia bebè
Foto d’archivio

“Cari mamme e papà, sarte, negozianti e produttori romagnoli di portabebè, nelle provincie di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e in zona Imola stiamo raccogliendo supporti portabebè facili da usare per i profughi e i migranti che sbarcano nel nostro paese”. Inizia così la lettera che Tullia Della Moglie, mamma di Lugo ed educatrice prenatale e neonatale, ha scritto sulla sua pagina Facebook A fior di pelle”.

L’invito riguarda la donazione di ring sling (fasce ad anelli), marsupi, mei tai e onbuhimo. I supporti verranno poi inviati al Centro Baobab di Roma, dove transitano e sostano centinaia di migranti ogni giorno. 

“Sarebbe meglio se fossero supporti ergonomici, naturalmente. Sono convinta che in questa circostanza ci si possa adattare anche a supporti non ergonomici, purché intuitivi da utilizzare (ecco perché escludiamo le fasce lunghe): quindi, se avete marsupi e ring non ergonomici, donateli. Potete anche cucire, o far cucire, una ring sling con un tessuto da fascia, o con un tessuto di recupero, di circa 50-70 cm per 2 metri-2 metri e mezzo, purché resistente e in grado di scorrere tra gli anelli (ok a tessuto tipo tovaglie, per esempio). Per maggiori dettagli su come realizzare una ring, contattatemi”.

Alle mamme artigiane che realizzano ring sling e mei tai viene chiesto di fornire supporti prodotti da loro e di mettersi a disposizione per creare una ring su tessuto fornito da un’altra mamma. A negozianti, distributori, produttori del territorio si chiede invece di fare a propria volta una donazione tra i prodotti in vendita.

Per donare, basta contattare la referente di zona e accordarsi per la consegna

Faenza, Lugo e Bassa Romagna: Tullia Della Moglie 328/0544237
Ravenna: Sheila Moscatelli (via profilo Facebook)
Imola e dintorni: Jessika Serafino 347/0685068
Forlì: Eleonora Succi (via profilo Facebook)
Cesena: Silvia Bersani 3803772078
Rimini: Lora Doula Casadei (via profilo Facebook)

Lunedì 28 settembre verrà preparata una prima spedizione di quanto raccolto: “Prima di spedire farò un inventario anonimo – precisa Tullia Della Moglie – che consegnerò a Baobab e che renderò pubblico sulla pagina di A fior di pelle”

Per chi non ha supporti da donare, il Centro Baobab ha bisogno ovviamente di tanti altri beni, come cerotti, biscotti e latte, giacche, scarpe, intimo, prodotti per la cura e l’igiene.

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