Alimentazione del bambino fino a tre anni: “Limitate spuntini e cibo industriale”

svezzamento, pappe, bimbo che fa la pappaIl latte vaccino solo dopo il primo anno di vita, attenzione al cibo industriale perché più rischioso, niente spuntini e, soprattutto per lo svezzamento, seguire i consigli del pediatra. Sono alcune delle indicazioni che saranno contenute nelle nuove linee guida sull’alimentazione dei bambini nei primi 100o giorni di vita, che a breve arriveranno dal Ministero della Salute, realizzate in collaborazione con i pediatri. Giovanni Carosello, presidente della Società Italiana di Pediatria, le ha anticipate di recente in un’intervista all’agenzia Ansa. Il principio attorno a cui ruotano è che il bambino non è un piccolo adulto, più attenzione dunque alla sua alimentazione.

Ecco alcune delle principali indicazioni:

1. SVEZZAMENTO: non può essere affidato solo alla gestione familiare, ma deve essere il pediatra a identificare le esigenze nutrizionali specifiche del bambino. Serve dunque una gestione medica, coordinata e diretta dal pediatra.

2. LATTE: Una volta iniziato lo svezzamento, continuare con il latte materno (o in polvere se questo non c’è). ”E’ l’alimento ideale – continua Corsello – nel primo anno di vita, e l’introduzione degli altri alimenti deve essere graduale. No a proteine, zuccheri e succhi di frutta invece. Il latte materno garantisce le esigenze nutrizionali anche dopo il primo anno.

Dopo l’anno, può essere sostituito dal latte vaccino, mai prima, perché fonte di possibili patologie da carenze nutrizionali e intolleranze alimentari”. Dopo l’anno non eccedere con il latte vaccino, perché si rischia un eccesso di proteine, fattore di rischio per obesità e sovrappeso.

3. PROTEINE: Serve una quantità adeguata e devono essere di alto valore biologico, dunque di origine animale, magari da uovo, formaggi e latte, o dai legumi.

4. SPUNTINI: Dopo l’anno è importante dare un ritmo di alimentazione salutare, e quindi limitare al minimo i fuori pasto e i cibi industriali. La prima colazione deve invece assicurare il 25-30% delle calorie di tutta la giornata.

5. SICUREZZA: Attenzione al cibo di strada, perché a rischio di contaminazione. Bisogna ricordare che il bambino non è un piccolo adulto, e i limiti di sicurezza, previsti per i prodotti per loro su pesticidi, ormoni, fitofarmaci, sono diversi da quelli applicati ai prodotti intesi per il consumo solo di adulti.

6. ZUCCHERI: Vanno assunti tramite i cereali, evitare quelli aggiunti dei cibi industriali, soprattutto se non sono formulati per i bambini fino a 3 anni.

7. SALE: Non può essere usato nel primo anno di vita, e dopo va adoperato con moderazione.

8.BABY FOOD: E’ sottoposto ad una legislazione specifica che li regolamenta in modo preciso dal punto di vista nutrizionale e della sicurezza, che regola il livello o l’assenza di pesticidi, ormoni, contaminanti e fitofarmaci. ”Rispetta le esigenze nutrizionali – prosegue Corsello – ma non va usato in modo indiscriminato ed eccessivo”.

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