Pre e post-scuola, ancora nessuna soluzione per le famiglie

Grembiuli in corridoio di scuola maternaNessuna soluzione definitiva per i genitori che il 23 luglio hanno saputo di non poter più usufruire del servizio di pre e post-scuola alla materna statale di San Martino in Casola (ma anche di Tignano, come si è poi venuto a sapere), nel bolognese. Il Comune di Monte San Pietro, che fino a giugno ha gestito il servizio, ha incontrato ieri le famiglie spiegando che l’ex Provveditorato (ora Csi) ha tagliato “due bidelli e mezzo” (a livello orario) dall’Istituto comprensivo di Monte San Pietro sotto il quale ricadono le due scuole dell’infanzia in questione. Una decisione che di fatto va a incidere sul pre e post.

Per i bimbi di Tignano, il Comune ha messo sul piatto l’ipotesi che possano frequentare il pre ad Amola, a cinque minuti di distanza, e che un pulmino, poi, li riporti a scuola per la regolare giornata, salvo poi trasportarli di nuovo ad Amola per il post. Per i bimbi di San Martino, invece, l’idea che si prospetta è quella di trovare una cooperativa o un’associazione che si prende in carico il servizio, allo stesso prezzo di prima.

Meno improbabile, invece, è l’ipotesi che il Csi revochi il taglio dei bidelli a settembre e che il pre e il post, in automatico, vengano ripristinati.  A poco più di un mese dall’inizio della scuola, insomma, i genitori non sanno ancora se poter confidare sull’apertura anticipata e la chiusura posticipata. Con danni evidenti sull’organizzazione lavorativa e familiare.

 

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