Al Parco Farpi-Vignoli di via del Giacinto e al Parco dei Giardini del quartiere Navile arriveranno presto giochi utilizzabili anche dai bambini disabili. Lo ha promesso il sindaco di Bologna Virginio Merola in una lettera indirizzata ad Annamaria Cecaro, la mamma originaria di Napoli ma residente sotto le Due Torri che in giugno ha pedalato per “700 chilometri di sorrisi” (dal capoluogo emiliano-romagnolo a casa sua) allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema dell’accessibilità ai parchi e raccogliere fondi a sostegno della realizzazione di parchi senza barriere. Sono stati 1.300 euro, finora, i soldi raccolti. E mentre la raccolta continua, Annamaria pensa a nuove iniziative. Lo fa da mamma di due bambini di 9 e 12 anni affetti da due forme diverse di autismo.
Annamaria, si aspettava il riscontro delle istituzioni?
“So che Bologna è una città avanzata, sensibile. Ma non mi aspettavo che fosse così veloce a recepire il mio messaggio. La lettera del sindaco è una risposta forte”.
Come è approdata a Bologna?
“Sono arrivata parecchi anni fa per lavoro. Poi ho conosciuto la disabilità attraverso la mia esperienza di mamma. Ora lavoro in modo saltuario, i miei figli hanno bisogno di essere seguiti di continuo: il più grande non parla, il piccolo sì. Il loro non è un autismo alla Rain Man, per intenderci. Ma nulla è semplice: devono fare terapia, anche solo portarli fuori entrambi è complesso. Io, poi, come mezzo di locomozione uso solo la bici”.
Per questo ha deciso di lanciare la sua campagna pedalando?
“La bici mi ha sempre appassionata. Dalla mia avventura è nato anche un gemellaggio con il ciclista Livio Caldore, che ha fatto il mio percorso al contrario”.
Com’è stato il viaggio?
“Molto duro per i primi 200 chilometri. Mi ero allenata molto, percorrendo 50 chilometri tre volte a settimana. Ma non basta mai. Prima della metà del percorso, poi, le gambe hanno iniziato ad andare per conto loro. E l’ultima parte è stata in discesa”.
La disabilità è un tema spesso ignorato. O tabù. E di campagne di sensibilizzazione e raccolta fondi ne esistono tantissime. A che cosa si è affidata?
“Al buon cuore delle persone, alla fiducia che per carattere ripongo sempre negli altri. Vivo nella speranza che la gente sia rimasta umana. Nella mia quotidianità, soprattutto con le altre mamme, ho sempre un buon riscontro: incontro persone all’asciutto rispetto all’argomento-disabilità, che però cercano di capire, si sensibilizzano, mi aiutano”.
A Bologna nasceranno i primi parchi a misura di bambini disabili: prima, il vuoto. Perché?
“Perché i disabili sono cittadini di serie B, quando si costruisce un parco si pensa a tutti fuorché a loro. Nelle piccole realtà, come Ravenna e Rimini, qualche esempio positivo per fortuna c’è. Vorrei che diventasse qualcosa di naturale ovunque”.
La raccolta fondi continua sulle piattaforme crowdfunding SponsorMe.it e BuonaCausa.org o sul c/c bancario IT13F0339502400CC0050008193 della Banca Etica Interprovinciale (intestato ad Annamaria Cecaro con la causale 700km di Sorrisi)
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