Mamme Rottermeier, papà fast food: “La bigenitorialità ancora non esiste”

MasterCopNoBandAffidamenti esclusivi travestiti da affidamenti condivisi. Tribunali che non applicano il principio della bigenitorialità. Mamme che si ritrovano a ricoprire il ruolo di “signorine Rottermeier” davanti a “papà fast food” incapaci di diventare genitori “normanti”. Separazioni, divorzi e tutto quel che ne consegue sono i temi ai quali l’avvocato Michela Foti e la pedagogista Camilla Targher, hanno dedicato il libro “Comunicare la separazione ai figli. Dall’affidamento condiviso alla bigenitorialità passando per la mediazione familiare” (Giraldi Editore). Un libro che sarà presentato alle Librerie Feltrinelli di Ravenna (via Diaz 14) martedì 12 maggio alle ore 18. Le autrici sono entrambe mediatrici familiari. Una figura ancora poco diffusa in Italia ma che in altre parti d’Europa (paesi nordici in primis) è istituzionalizzata da tempo.
Michela, essere genitori insieme al di là di una separazione è qualcosa di raro?
“Purtroppo sì. Le prassi dei tribunali faticano ad adeguarsi al principio della bigenitorialità. I regimi di affidamenti condivisi nella realtà non si realizzano perché manca il passaggio della mediazione familiare. Le coppie litigano su tutti i fronti, il conflitto si acuisce e i figli vengono strumentalizzati. Nella pratica le mamme restano quelle che seguono i figli. I papà vengono relegati a qualche fine settimana e in quel poco tempo non riescono a costruirsi un ruolo normante: dare regole, riprendere i bambini, aiutarli nei compiti sono attività non contemplate. Perché manca, di base, la quotidianità insieme a loro”.
In Norvegia la mediazione familiare è obbligatoria per le coppie in separazione con figli minori di sedici anni. Si arriverà anche in Italia a qualcosa di simile?
“Non credo. Ma l’importante non è tanto l’obbligatorietà di tutto il percorso, quanto del primo colloquio informativo: chi prende informazioni, in genere poi continua. La mediazione consente di accedere a uno spazio neutro in cui una persona equidistante aiuta la coppia a risolvere questioni pratiche. Non si tratta certo di uno psicologo che tira fuori traumi e vissuti, quanto di un professionista che offre un servizio di primo livello, evitando che ci si faccia la guerra in tribunale. La mediazione consente di cucire sulla coppia un vestito su misura”.
Separazioni e divorzi hanno anche un risvolto sociale: nel nostro Paese, infatti, su 4 milioni di padri separati, 800mila sono sul lastrico. Una gestione migliore delle separazioni potrebbe arginare il problema?
“Assolutamente sì, nella misura in cui smussare l’onda di rabbia serve a capire l’assurdità di certe cose. Un esempio per tutti: le attività sportive dei figli costano. Dopo una separazione, non si può mantenere lo stesso tenore di vita di prima. A qualcosa bisogna rinunciare. Invece vedo genitori chiedere agli ex ogni rimborso possibile e immaginabile sugli extra dei bambini: equitazione, golf, danza, nuoto. Spese ingenti che spesso sono impossibili da coprire. Un gioco al massacro fatto di continue richieste che celano la volontà di vendicarsi e ferire l’altro”.
Come spesso accade, i bambini finiscono in mezzo ad una eterna lotta tra vittima e carnefice. Come vengono usati?
“In genere tra gli ex partner si instaura un meccanismo di demonizzazione dell’altro che può essere di due tipi. In un caso un genitore accusa l’altro di essere non solo un cattivo compagno ma anche un cattivo padre: la critica si diffonde anche alla sua famiglia, quasi a voler potare tutto il suo ramo genealogico. Il figlio, allora, viene assimilato a sé, portato dalla propria parte. Nel secondo caso, invece, il genitore fa di tutta l’erba un fascio nel classico ‘tale madre, tale figlio’, assimila il figlio all’altro e si stacca dall’ex nucleo familiare, quasi cancellando il proprio passato”.

Camilla Targher e Michela Foti
Camilla Targher e Michela Foti

Queste dinamiche hanno a che fare con il fatto che divorzio psichico e divorzio legale, spesso, non corrispondono?
“Sì, i processi sono destinati, presto o tardi, a concludersi. Ma se non c’è stata un’accettazione psicologica della fine di un rapporto, il conflitto resta. Sia che l’altro resti in qualche modo nella tua vita, sia che tu lo trasformi in un tabù pur di dimenticarlo, quell’ombra resta. Un’ombra negativa, che incombe”.
Quanto è importante, dunque, una sana gestione dell’evento-separazione?
“Direi che è tutto, anche nell’ottica di danneggiare i figli il meno possibile. Quando ho la fortuna di avere davanti a me la coppia, metto sempre in primo piano il bene dei bambini. Purtroppo, però, il più delle volte incontro solo lei o solo lui. L’avvocato dell’altra parte, dal canto suo, sposa la causa del suo assistito pur sapendo di avere a disposizione solo una versione dei fatti. E in tribunale si apre un ring. Ci si dimentica che, quando una storia finisce, ci sono responsabilità comuni”.

In questo articolo ci sono 3 commenti

Commenti:

  1. Sono convinta della grande necessità della vostra nuova figura professionale.c’è veramente un grande bisogno della mediazione super partes.Ora il conflitto che si scatena fra due genitori che si vogliono separare ha come prima vittima i figli,che si trovano impotent,dilaniati nei loro affetti,senza difese.Confermo che anche il padre può facilmente trovarsi a essere “punito” con richieste economiche esagerate.spero che presto vi sia un riconoscimento della necessità del vostro ruolo.Intanto auguri,datevi da fare,c’è bisogno di voi! Una nonna impotente

  2. FIGLI LIBERI ONLUS
    BIGENITORIALE onlus FIGLI LIBERI ,
    nati a Forlì per difendere e diffondere il diritto alla bigenitorialità (LEGGE 54) dei bimbi e per costruire attorno alle famiglie una rete solidale – ha iniziato la sua opera di sensibilizzazione sui diritti dei bambini con genitori separati , avviando un percorso partecipato con alcune amministrazioni locali su alcuni strumenti utili alla giovane cittadinanza.

    Distinti saluti
    345/6234868

    http://www.4live.it/2015/05/marino-maglietta-comune-per-spiegare-la-legge-54-e-il-registro-bigenitoriale/

    https://www.facebook.com/pages/Figli-Liberi/762864993792914http://www.emiliaromagnamamma.it/2015/02/figli-liberi-papa-separati-si-organizzano-contro-gli-allontanamenti-facili/

    http://www.sestopotere.com/e-nata-lassociazione-bigenitoriale-della-romagna-figli-liberi/

    https://www.facebook.com/pages/Figli-Liberi/762864993792914mn

    https://m.facebook.com/figli.liberi?ref=bookmark

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