Secondo Galvani, se così fosse 45mila embrioni sarebbero stati “depositati fino ad oggi in stato di abbandono nei contenitori di azoto liquido”. Parole che si aggiungono a un’altra domanda: quante coppie, in questi anni, sono “tornate a casa senza figlio?”.
Oltre alle questioni etiche, la presidente solleva un problema economico, ovvero quali siano stati i costi pubblici delle procedure di procreazione medicalmente assistita, soprattutto considerati “gli innumerevoli tentativi andati a vuoto”.
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