Fecondazione assistita: Avvenire attacca il Sant’Orsola

neonatoL’ospedale Sant’Orsola sotto attacco. Il quotidiano cattolico Avvenire – come scrive La Repubblica – ha preso di mira il Centro di procreazione assistita dell’ospedale di Bologna (che ha da poco festeggiato i 25 anni di attività con grandi numeri). La presidente del Movimento per la Vita di Bologna Lucia Galvani in un editoriale chiede che vengano forniti tutti i dati relativi alle tecniche di Pma per “render noto il censimento esatto degli embrioni umani prodotti e impiegati in un quarto di secolo”. E si chiede anche conferma del fatto che i 3.185 bambini nati siano “solo il 6,6% del totale degli embrioni”.
Secondo Galvani, se così fosse 45mila embrioni sarebbero stati “depositati fino ad oggi in stato di abbandono nei contenitori di azoto liquido”. Parole che si aggiungono a un’altra domanda: quante coppie, in questi anni, sono “tornate a casa senza figlio?”.
Oltre alle questioni etiche, la presidente solleva un problema economico, ovvero quali siano stati i costi pubblici delle procedure di procreazione medicalmente assistita, soprattutto considerati “gli innumerevoli tentativi andati a vuoto”.

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