“Se non fai il bravo, chiamiamo la mamma”. E., mamma di un ragazzino di 12 anni, combatte da anni contro un sistema-scuola che no, suo figlio non lo accetta, o almeno non lo sa e non lo vuole gestire. Questo emerge dall’accorata testimonianza di cui ci ha resi partecipi da Riccione, dove si è trasferita qualche anno fa. Il ragazzino in questione ha iniziato lì la scuola elementare: “La prima è stata una tragedia. Le maestre mi dicevano che era maleducato, scatenato, senza voglia di fare. Mi chiamavano di continuo per andarlo a prendere e ho perso due volte il lavoro per questo. Senza contare i genitori: me li trovavo al varco, davanti a scuola, a chiedermi spiegazioni per i suoi comportamenti”.
Non solo. E. si sente accusata spesso dalle insegnanti di avere delle colpe per gli atteggiamenti del bambino: “Puntavano il dito contro il fatto che fossi divorziata ma anche contro la mia scelta del tempo pieno. Scelta obbligata se volevo lavorare”. Elena, al contrario di molte altre mamme e altri papà che preferiscono non fare certificare il disagio dei figli, s’impunta: “Un anno scolastico intero tra psicologi e logopedisti per arrivare a farmi scrivere nero su bianco che mio figlio è dislessico, disgrafico e con un disturbo misto dell’attenzione e dell’apprendimento“.
Non che un foglio cambi la vita, anzi: “Quando l’ho iscritto a Rimini, sono andata di persona a scuola a rimarcare il fatto che mio figlio ha un problema. Nonostante la mia segnalazione, però, è stato messo in una classe con altri bambini come lui, anche se non certificati, con insegnanti che andavano e venivano. Un po’ come buttare benzina sul fuoco. Senza contare il fatto che abbiamo aspettato mesi per avere un computer che lo facilitasse e che quando è arrivato, non ci è stato mai concesso di portarlo a casa, come invece la legge prevede. Un anno, dopo le vacanze estive, quel computer non c’era più. E abbiamo atteso altri sei mesi per averne un altro”.
Il sostegno, poi, arriva senza preavviso in terza elementare: “Un giorno mio figlio mi ha detto che gli era stata assegnata una maestra tutta per lui, che comunque non copriva tutte le ore di permanenza a scuola. Qualche pomeriggio c’erano a disposizione degli educatori. Fatto sta che ha passato la maggior parte delle elementari in corridoio con la bidella, senza imparare niente“.
Una battaglia conto i mulini a vento, quella di E., che ha conosciuto sulla sua pelle quanto possano essere vuote le parole “inclusione” e “integrazione”: “Alcuni genitori, con il tempo, per fortuna si sono accorti che fuori dalla scuola mio figlio non è certo Attila. Così le insegnanti delle medie: si aspettavano un tornado, invece hanno capito subito che era l’ambiente non favorevole a scatenare certi comportamenti. Oggi mio figlio sta seduto cinque ore al suo banco, scrive da solo anche se a fatica, non ha problemi particolari. Dieci ore su trenta sono coperte dal sostegno. Il problema, a casa, rimane: è nervoso, fatica a fare i compiti. Ma io sono una mamma, non un insegnante e nemmeno un gendarme“.
E., che oggi lavora solo un paio di volte alla settimana, è arrabbiata: “Sarà un calvario fino almeno ai diciotto anni. Andare a scuola, per bambini con problemi, è un inferno. Peccato che gli insegnanti non siano preparati. E quando lo sono, non s’impegnano più di tanto, non perdono tempo a preparare una verifica modificata per quel bambino dislessico, non fanno nulla per non isolarlo e farlo sentire come gli altri”.
Un caso, questo, molto simile a quello di Imola.
In questo articolo ci sono 34 commenti
Commenti:
capisco profondamente questa mamma, una simile sorte è’ toccata anche a mio figlio, dislessico certificato, che è’ stato minacciato dall’insegnante più’ e più’ volte che se non “avesse eseguito l’attività’ data a tutta la classe, avrebbero chiamato la mamma”… Ma purtroppo a niente è’ valso neppure un esposto al Provveditorato… Anche quella degli insegnanti è’ dunque una casta protetta?
sembra molto simile alla mia di storia ,mio figlio 14 anni ,io esausta davvero non mi va piu’ neanche di parlare lui non ha mai avuto il pc e non vogliono che porta il suo perche se no privilegiato ,stanca stanca e molto dispiaciuta ogni volta che vedo mio figlio uscire dalla scuola a testa bassa
ciao daniela
grazie per avermi accettato
mi chiamo marco palazzi ho 17 anni e sono dislessico e disgrafico e discalcolo io so dei programmi per dei ragazzi disgrafici che si possono scaricare sul pc.
ho anche un gruppo su whastapp che si chiama ragazzi dsa e adhd italia
chi e interessato mi scriva un commento in chat oppure mi manda sms in privato
http://m.gazzettadimodena.gelocal.it/modena/cronaca/2015/11/25/news/si-inventa-una-chat-per-vincere-la-dislessia-1.12511105
da oggi e nata la pagina di ragazzi dsa adhd bes italia quel gruppo che ho su whatsapp
https://www.facebook.com/ragazzi.dsa.adhd.bes.italia/…
ci vuole andare a fare mi piace alla mia pagina le accetto.
per i nuovi arrivati chi vuole aderire al mio gruppo mi manda un sms nella mia pagina oppure in privato
Il mio numero è 3486494472
grazie
marco palazzi
Buongiorno a tutti,
ho letto nel sito le vostre vicissitudini. Le ho vissute anch’io e capisco la vostra situazione.
Sono un insegnante di scuola media, nel Cantone Ticino, e quindi un minimo di competenze su questi disturbi ce le ho…
Ho sempre sospettato che mio figlio avesse un qualche disturbo: era sempre in movimento e non riusciva ad ascoltare mentre gli si parlava, e questo sin da piccolo. Ma tutti mi dicevano che era semplicemente immaturo.
Arrivato alla scuola elementare: un disastro. Il bambino si alzava, cantava e… non imparava a leggere, malgrado gli esercizi che svolgevamo a casa.
Mi sono rivolta al sostegno della scuola, che però non aveva ritenuto necessario seguire il bambino.
La pediatra continuava a dire che si trattava di immaturità, mentre uno specialista da cui lo avevo portato mi aveva detto che necessitava di uno psicologo.
Nel frattempo la situazione scolastica era peggiorata a tal punto che il bambino aveva iniziato a non dormire più bene; ad avere incubi e a piangere ogni volta che doveva leggere.
Ho quindi nuovamente deciso di sottoporlo a delle visite mediche, rivolgendomi però a un centro specializzato a Lugano (EOC Lugano), dove, dopo aver seguito il bambino per alcuni mesi, è stato diagnosticato come ADHD.
A quel punto la scuola ha reagito offrendo al bambino il sostegno che prima gli era stato negato, ma soprattutto ha iniziazo a seguirlo per una sospetta dislessia, poi confermatasi. Ora il bambiono è seguito e sta bene, ma la lotta non è finita. Davanti a noi ci sono ancora le scuole medie: uno scoglio duro per un bambino che è dislessico ma anche iperattivo: lo affermo perché lavoro proprio nella scuola media e quindi so che cosa lo aspetta. Inoltre questi disturbi non sono ancora così ben capiti come si crede. C’è ancora molta strada da fare. E proprio per questa ragione due anni fa, un po’ per autare mio figlio, un po’ per rabbia, ho scritto un libro per bambini da distribuire nelle scuole elementari con lo scopo di sensibilizzare coloro che approcciano bambini diselssici e/o iperattivi. Il libro è uscito a dicembre del 2016 e prossimamente provvederò alla relativa distribuzione nelle scuole del Catone Ticino. Se per caso qualche docente o qualche mamma volesse richiederlo da usare in classe/nella classe di proprio figlio, anche al di fuori dal Cantone Ticino, volentieri glielo fornirei. La maestra di mio figlio lo ha adottato come lettura in classe per spiegare ai compagni – chiaramente con parole adatte ai bambini – che cosa sono la dislessai e l’iperattività. Mi ha detto che è stato molto utile.
Ciò che ho fatto e che sto facendo non è molto, ma spero che possa far conoscere meglio questi disturbi. È importante, perché è vero – lo confermo – i bambini vivono un calvario, specialmente se non vengono aiutati e riconosciuti.
Il libro, di cui ne è co-autrice Daniela Puggioni, si chiama L’aeroplano Tiziano, tra avventure e DISavventure ed è ordinabile a questo indirizzo: gasidadu@gmail.com
Contiene delle storielle che narrano le disavventure di un aeroplanino che è troppo maldestro e poco attento e che ha problemi con la lettura.
Dunja Torroni
Sono un’insegnante e mi addolora molto leggere dei vostri percorsi così difficoltosi. Avete pienamente ragione, la scuola non dovrebbe essere così.
mi sembra di sentire una parte di quello che abbiamo vissuto anni indietro con mio figlio. Siamo stati costretti alla certificazione della 104 : ADHD…per l insegnante di sostegno. Quanta incapacità ho incontrato col senno di poi avrei dovuto scatenare il finimondo…me l hanno rovinato…anche lui in corridoio con il sostegno separato dagli altri…ho trovato solo una persona capace ma è durata poco. uno perfino lo chiamava imbecille davanti a tutti e la cosa è uscita anche dal contesto scolastico. un altro sostegno mi ha giudicato anche personalmente in modo inaudito. la scuola italiana mi dispiace fa un po’ schifo. pochissime persone possono essere chiamate insegnanti.
Mi succede la stessa identica cosa .
Ho vissuto la stessa esperienza con mio figlio.
Alle elementari è stato un inferno!
I compagni lo prendevano in giro e le maestre mi chiamavano un giorno sí e l’altro anche.
Non so come ho fatto a non perdere il lavoro.
Oltre a foniatri, neuropsichiatri e logopediste anche i dermatologi hanno lavorato molto con noi: lo stress si sfogava tutto sulla nostra pelle!
Prima che iniziasse le medie, sono andata a parlare in direzione richiedendo che non fosse messo in classe con i vecchi compagni ed ha funzionato.
In pagella è riuscito a prendere 9 in condotta!
Da “non adeguato” a “9 ”
Mi chiedo se “non adeguato” fosse lui o la scuola…
Adesso è in seconda media, la lotta con qualche insegnante ottuso continua ma, abbiamo incontrato anche qualche professoressa attenta al problema.
….
Purtroppo ho sempre più la certezza che la scuola italiana OGGI non sia in grado di rispondere alle esigenze educative e di sicurezza che tutti noi come genitori ci aspetteremmo. Le varie programmazioni richieste e disposte dal Ministero sono completamente inutili se poi i nostri ragazzi escono dalle aule umiliati, insoddisfatti, infelici. E’ questo il nuovo obiettivo della Scuola? Purtroppo non è solo il problema dei ragazzi con DSA….gli ultimi spesso sono emarginati, derisi. Ho i bambini che vanno alla materna. Ho il terrore all’idea di cosa li aspetta.
Io ricordo le elementari come un periodo meraviglioso. Peccato che giocando non si impara più ..date una occhiata qui http://www.dirittoalgioco.org.
SONO MAMMA DI DUE BIMBI DISLESSICI E UNO CON SOSTEGNO , DALLA SCUOLA PRIVATA SONO PASSATA ALLA PUBBLICA PER MOTIVI CHE NON VOGLIO DISCUTERE , IL MASCHIETTO CHE AVEVA SOSTEGNO SPOSTATO IN UNA SCUOLA IN PAESE DOVE STAVO LA BIMBA IN UN’ALTRA SCUOLA COL MASCHIETTO SONO STATA FORTUNATA , CON LA BIMBA MENO . SPOSTO DI NUOVO AL BIMBA E LA POSTO IN PAESE MA PER QUANTO SEGUITA UNO DEGLI INSEGNANTI TRASFERITO DAL SUD A NORD NON ERA PER NIENTE PREPARATO CON BIMBI DSA , CHIUDO CON DIRE CHE A DICEMBRE MI SONO TRASFERITA ALLE CANARIE ED E’ COMPLETAMENTE UN’ALTRA COSA , SENZA CONTARE CHE HANNO LOGOPEDISTE INTERNE , I MIE FIGLI SONO FELICISSIMI E VENGONO AIUTATI SIA DAGLI INSEGNANTI CHE DAI COMPAGNI STESSI. HO TROVATO UN AMBIENTE VERAMENTE SERENO DOVE LORO VANNO VOLENTIERI A SCUOLA SENZA TIMORE .
Stessissima esperienza… E anche io mi sono trasferita alle Canarie ed ho trovato un ambiente sereno, accogliente e veramente inclusivo… Anche io ho presentato un esposto al provveditore nel 2014 prima di partire per ricevere dopo un anno una lettera riservata del direttore scolastico che dipinge me e mio figlio come due spostati… Che schifo!!! Il problema è’ che adesso vorrei sapere se continuare sulla linea amministrativa perché sento di meritare delle scuse o mandare tutti a quel benemerito paese e fregarmene!!
ciao ho letto la tua esperienza così come tutte le altre, anch io da diversi anni sto vivendo una situazione simile e molto drammatica, oserei dire che proprio per colpa della non accettazione scolastica al problema mio figlio peggiora e soffre maledettamente, sono sinceramente delusa da tutto e tutti e la tua esperienza mi da un pò di speranza che altrove cè di meglio. ser vuoi raccontami di te, cosa hai fatto come ti è venuto in mente di andare alle canarie e cosa fare per un eventuale trasferimento….. grazie rosy
Carissima mamma Fortunata, vorrei sapere dove ti sei trasferita alle Canarie.
Non passa giorno in cui io e mio marito ci chiediamo di andare via dall italia, dalla scuola italiana cje tortura oltremodo se hai un figlio speciale.
Dall’ età di tre anni abbiamo iniziato la logopedia assiduamente per ritardoo del linguaggio. Ora siamo arrivati in quarta elementare ma le difficolta aumentano sempre più, pwr noi per le orw richieste per i compiti, per i soldi spesi per la logopedia, la baby sitter e per non parlate del dolore di una figlia che sembra un angelo ma che è ” diversa” , emarginata dai compagni, frustata per i continui insuccessi. A parlare di continuo con gli insegnanti che a mio avviso il sostegno lo vogliono piu per loro che non per il reale bene di mia figlia.Ci chiediamo se tutto questo ha senso, esiste un posto dove tutto sia più semplice e che non venga in continuazione etticchettato?
Grazie, genitori dosposti a tutto per il bene della propria figlia
stessa mia situazione mia figlia anche iperattiva ho perso diversi lavori abbiamo passato 5 anni alle medie alla fine del quinto anno alle medie contattai kl professore Giacomo Stella luminare a riguardo mi diedero appuntamento trenta giorni dopo la mia chiamata e da lì abbiamo avuto una certificazione adeguata con tutti i dettagli di quali dovevano essere le attitudini scolastiche come andava seguita ecc e comunque un calvario per quanto mi riguarda è come aver seguito 20 figli
Sono una mamma. Ho vissuto anch’io sulla mia pelle i disagi e i problemi della mamma in questione. Ho una figlia dislessica che ora ha 20 anni. Purtroppo per lei la scuola è stata un calvario. E’ riuscita a prendere la maturità artistica con grandissime difficoltà nonostante fosse bravissima a disegnare…….ma ce l’ha fatta!!!! Purtroppo il suo trascorso scolastico è stato talmente negativo che ha abbandonato appena finite le superiori. Vorrei dire che non solo la dislessia è vista come una “scusa per non studiare” ma addirittura gli insegnanti hanno la capacità di affermare che di dislessia si “guarisce”. Con queste parole penso di aver detto tutto sull’incompetenza generale. Sono triste e abbattuta per il fatto che a mia figlia non sono state date le stesse opportunità degli altri ragazzi rendendola una “DIVERSA”.
Leggo la tua testimonianza e tutte quelle successive e sono sempre più convinta di essere FORTUNATISSIMA il mio piccolo fa la seconda elementare e già da un anno viene aiutato e supportato e incitato ed ha bene chiaro (lui e i suoi compagni) che ognuno impara a suo modo, e lui è sereno felice di andare a scuola e fa tutto quello che riesce, a prova a volte a fare quello che non riesce…ma la sua maestra, la sua guida, il suo (nostro) angelo che lo accompagna con un entusiasmo e una capacità che servirebbe a chiunque. ..sono fortunata lo so, e anche se vivo con paura l’idea della svuola media per ora dormo serena sapendo il mio Marco nelle mani, anzi, braccia giuste!!
Salve a tutte le mamme… Anche per me è mio figlio thomas stessa tragica situazione. Inizio prima elementare scoppia l inferno… Ogni giorno tel e lamentele da parte della scuola,mio figlio scappava dalla classe e buttava i quaderni dalla finestra e molto di più… Mi resi conto che questo cambiamento nascondeva qualcosa e dopo un anno di visite test inizio il lungo cammino… La maestra nonostante gli accertamenti umilio mio figlio in classe ogni giorno, gridava e lo tormentava perché era lento…non voleva più andare a scuola, persi il lavoro io ed il mio ex marito inizialmente non capì la gravità della situazione…. Fatto sta che prendo polso cambio scuola e come un gendarme presente continuamente combattendo per inculcar alle insegnanti cosa fosse un Dsa e come prenderlo sopratutto emotivamente perché ormai era convinto di essere scemo e rifiutava la scuola…. Così ora dopo altri tre anni finalmente mio figlio seguendo terapia di psicomotricità.. Logopedia e sociale.. E scuola privata di potenziamento scolastico sta emergendo… È una lotta continua contro l ignoranza e presunzione, bisogna stare allerta sempre e purtroppo il tutto aggrava economicamente la situazione familiare….. Ma non mollo pronta a tutto e ad inventarmi ogni strategia per vederlo sereno e sentirsi ingamba e intelligente per come è….. Un abbraccio a tutte le mamme……
Brava ga.. sei una vera mamma ,straordinaria,sensibile ,dolce ,battagliera , una vera coccolina continua così ..ti voglio bene e ti auguro il meglio . Un in bocca al lupo a te e tutte le mamme nella tua stessa situazione .
Anch’io ho avuto li stessi problemi ma in vece di essere gli insegnanti a chiamarmi era mio figlio che è arrivato al punto di soffrire di ansia .
Mi spiace molto leggere articolo e commenti…io da 10 anni studio e mi impegno perché i bambini dsa non vivano la scuola così. In tutte le scuole c è un referente per i dsa che dovrebbe aiutare studenti e famiglie.
Sono la mamma di una bambini certificata con ritardo del linguaggio. Dalla prima elementare le è stata assegnata un’insegnate di sostegno di ruolo che a detta sua mia figlia non avrebbe mai imparato a leggere e quindi non si è mai impegnata più di tanto per formarsi su questo tipo di patologia (che per inciso è solo un ritardo del linguaggio e non un ritardo cognitivo. Per mia fortuna la gravidanza dell’insegnate e l’arrivo della sostituta ci ha fatto aprire gli occhi sulle reali capacità di nostra figlia e sul fatto che se un’insegnante fa il proprio lavoro con passione si possono portare a casa grandi risultati (ha recuperato tutta la prima elementare e ha lavorato sulle competenze della seconda). Alla fine al rientro della maestra di ruolo io e mio marito capito che avremmo solo perso tutto il lavoro fatto siamo stati costretti a rivolgerci ad un professionista esterno che ha capito i bisogni di mia figlia e si è contrapposta tra noi e la scuola. Io mi domando perchè non si riesca a fare una riforma seria della scuola in cui gli insegnanti (sia i curriculari che di sostegno) siano obbligati a seguire corsi di formazione su tutte queste nuove difficoltà (non ritardi).
Stiamo per intraprendere il percorso alle medie e non nego di essere molto spaventata.
I vostri ragazzi non sono sbagliati!
Esistono solo METODI INEFFICACI Ed etichette pericolose!
È verissimo come molte di voi scrivono che molti insegnanti non sono in grado di sostenere certi comportamenti ma solamente perché NON GLI È MAI STATO INSEGNATO A FARLO, TUTTI MOLTO COMPETENTI NELLE LORO RISPETTIVE MATERIE DI STUDIO MA NON IN COMUNICAZIONE!
etichettare un ragazzino
Dare un nome ed una identità ad un comportamento che È POSSIBILISSIMO modificare E’ UN TREMENDO ERRORE!
Quanto soffre un ragazzino a cui si dice tu sei così e non ce la farai mai?
Quanto soffre una madre che non conosce un metodo n’è una via di uscita ?
Vi invito a dare un occhiata qui:
http://www.genitoricoach.it
https://www.facebook.com/pages/Stefano-Denna/221696817990861
Potete scrivere direttamente a Stefano Denna e chiedere un incontro personale!
Allora, io ho una figlia diagnosticata e fra poco certficata adhd e dsa, sono per ora,consapevole che andando avanti sara sempre più difficile, per ora sto vivendo un’isola felice nella mia scuola,grazie a maestri volenterosi che sono innamorati di tutti i bambini e sono 23!!!! Ogniuno con le proprie esisgenze,perché quando sono alla primaria bisogna ancora scoprire chi si ha davanti ! Mi rivolgo a questi maestri che fanno commenti alla stricnina su bambini piccoli: VERGOGNATEVI OGNI VOLTA CHE INCONTRATE LO SGUARDO DI UN BIMBO,se n on corrispondono “ai vostri standard” SIETE VOI NON IN GRADO DI INSEGNARE PERCHÉ PROFONDAMENTE OTTUSI DALLE VOSTRE CERTEZZE!!!
Questo lo dico a tutti genitori di Italia: OGNIUNO NELLA PROPRIA SCUOLA COSTITUISCA UN MOVIMENTO DI GENITORI CHE AFFRONTA QUOTIDIANAMENTE LE STESSE PROBLEMATICHE Dsa,ADHD,
Solo unendosi e confrontandosi e scambiando ogniuno le proprie esperienze ed essendo informati su leggi e in ultimo ma non per importanza iniziare a portare persone specializzate nella scuola che sappiano formare gli insegnanti! I corsi di aggiornamento devono essere gratuiti ma obbligatori per chi SCEGLIE di affrontare questo lavoro altrimenti è come se un dottore volesse curare solo raffreddori perché non comprende o non ha voglai di fare altro
Le leggi ci sono ,bisogna che chi si trova ad affrontare il problema incoraggi chi di dovere a metterle in pratica. Partite dagli assessori,dai dirigenti scolastici,portate firme e proponete incontri! Io,non sono stata certoficata,ma conoscendo ora il problema tramite mia figlia,posso asserire di averne sofferto e me ne sono presa tutte le conseguenze affrontando una vita al di sotto delle mie reali possibilita, è umiliante! Non dobbiamo farci cadere le decisioni dall’alto,siamo noi che dal basso delle nostre esperienze bisogna costruire una rete sempre piu fitta di informazione vitale,che pulsi di programmi volti non all’integrare,perché non bisogna integrare “un tubo”, VISTO CHE I NOSTRI FIGLI CON LE LORO SPECIFICITA COMUMQUE AIUTERANNO IL MONDO AD ANDARE AVANTI ,sono gia inclusi con il mondo ,fanno parte del mondo e guai a chi dice di integrarli perché con le parole li ha già esclusi evviene da pensare che c’è da fare un lavoro in più! Uno sforzo in piu! Spendere soldi in piu MA CARI GENITORI NOI NON ABBIAMO FIGLI “IN PIU” ABBIAMO FIGLI CHE DOBBIAMO RENDERE FELICI,DI CUI SIAMO ORGOGLIOSI,DI CUI DOBBIAMO OCCUPARCI,CHE OCCUPERANNO POSTI AL TOP SE GIUSTAMENTE SEGUITI E NON VI AZZARDATE MAI A PROPORGLI LA LORO PERSONALITA COME QUALCOSA DA CAMBIARE PERCHÉ SARESTE GENITORI CHE NON MERITANO QUEL FIGLIO, non vi dispiacete per loro ma per chi è ottuso, non vi vergognate mai e parlate con loro con attenzione pazienza e dedizione perché sono fuori che hanno bisogno di mopta cura i bambini! Perdonatemi, ma soffrire è dura vivere è tutta um’sltra cosa! Lottiamo perché ogniuno dei nostri figli non sia incluso o in più ma semplicemente un ragazzo che deve sforzarsi un po di piu per crescere e che sicuramente ce la farà come tutti!!!
Invito tutte le persone che hanno commentato a leggere un libro che vi farà vedere la dislessia come un vero privilegio capitato ai nostri figli.
IL DONO DELLA DISLESSIA di Ronald Davis
Salve a tutti, mio figlio, cresciuto in Inghilterra per i primi 5 anni, oggi ne ha 11, e’ certificato DSA. In Prima Elementare la scuola Parco di Veio, Roma, lo ha bocciato. Ora e’ in quinta, al San Godenzo, e nonostante sia certificato non riceve nessuno aiuto, zero, anzi la sua maestra di matematica spesso lo punisce e lo deride davanti a tutti se non fa i compiti o fa male la verifica col risultato che mio figlio a casa a volte vomita, a volte ha mal di testa ed in genere odia andare a scuola e io ho cattivi pensieri per questa insiegnante che, nonostante sia stata informata e’ una nota testa dura che davanti sorride ma dietro fa come gli pare.Le punizioni variano dalla mancata concessione della ricreazione o il permesso negato di andare in bagno,per dirne due. Che fare ? Mia moglie, inglese, e’ giustamente furiosa.
Saluti a tutti, genitori e giovani con dsa.
Se fossi in voi porterei la questione all’attenzione della dirigente scolastica e del consiglio d’istituto.
Salve a tutti. Oggi ho preso appuntamento con il cem (neuropsichiatria infantile) per far passatemi il termine “analizzare” mio figlio di 7 anni da uno specialista. Lui é sempre stato molto attivo, da piccolo faceva fatica ad aspettare. Ha un carattere forte ed é un po testardo. Ma di una spiccata intelligenza, in prima era l’unico arrivato che sapeva leggere e scrivere. Spesso in classe si annoia, allora inizia a girare per la classe, e mi dicono ne combina di tutti i colori, facendo dispetti (a volte perchéli fanno altri e lui li segue), o fare nebbia col cancellino. A volte nei compiti a scuola s’impegna e la sua media é tra l’8 e il 9, soprattutto orale, nello scritto peggiora per la fretta altre non ne ha voglia e fa errori, ma perché ha fretta. I compiti a casa non sono affatto un problema. Era già andato da uno psicologo per alcuni mesi per tre anni e non hanno mai riscontrato nulla (l’ultima volta un anno fa). In classe poi c’è un altro bimbo che lui spesso segue e s’aggrega, la differenza sta che mio figlio mi ascolta, l’altro manda a quel paese la madre. Ora, io spero che portandolo esca fuori che é cosi perché é cosi e che le maestre inizino a lasciarci un po in pace. Ho pensato che per lui sarebbe buona una scuola libertaria…senza tutte queste costrizioni, ma é lontana da dove abitiamo. Il suo nome significa spirito libero…e lo é tutto. Mi spiace che debba vivere questa situazione, perché io oltre a dargli punizioni perché si comporta male altro non posso fare. Sono convinta che lo hanno etichettato e preso nella maniera sbagliata, oltre a questa scuola non essere giusta per tutti. Nella sua classe sono solo 17 alunni, con le due maestre di cattedra, una di sostegno per un bimbo, quella di inglese, di tecnologia, di potenziamento…mi dicono che lui non é in grado di stare 8 ore a scuola, ma io devo lavorare. Lo farò vedere… E vedremo che uscirà fuori.
Ciao a tutti,
voglio portare la mia esperienza positiva a tutti voi.
La mia bimba ha 6 anni è troppo presto per dedurre se ha un disturbo dell’apprendimento, fatto sta che quest’anno ha iniziato la prima elementare ed è, nella sua classe, quella che arranca di più, soprattutto nel leggere e scrivere.
Noi abitiamo a Pino Torinese, siamo molto fortunati a mio parere, perché considero tutte le scuole pubbliche dei dintorni un’eccellenza.
Quando mi sono informata sulle varie scuole, con molta attenzione, ho scelto per la mia bimba la scuola più tranquilla, dove la maestra, nel colloquio preliminare, mi ha detto testuali parole”noi qui, andiamo al passo del più lento, qui nessuno resta indietro”.
Pur non sapendo come sarebbe stato per la mia bimba, ho sposato questa filosofia, rinunciando ad altre mie convinzioni (bilinguismo della scuola europea e programmi più veloci e performanti di altre scuole).
HO FATTO LA SCELTA MIGLIORE abbiamo maestre molto preparate, addirittura delle formatrici per altre insegnanti, ringrazio prima di tutto loro e poi il cielo di averle incontrate.
A scuola usano metodi per stimolare l’attenzione, abbiamo compiti ridotti per agevolare l’apprendimento, sono stati predisposti nell’orario scolastico dei potenziamenti con esercizi per stimolare la memoria di lavoro e l’attenzione, addirittura a titolo gratuito, ci hanno chiesto di vederci anche d’estate per poter continuare a lavorare sulla bimba.
La cosa più bella è che la mia bimba non si sente diversa e le maestre tengono rafforzano la sua autostima.
Voglio precisare che mia figlia a un quoziente intellettivo alto, ed è una bambina molto intelligente come spesso accade a chi ha problemi di questo tipo.
IL CONSIGLIO CHE TI DO, CERCA DI SENSIBILIZZARE LE MAESTRE CHE MI SEMBRA ABBIANO DEI SERI PROBLEMI PROFESSIONALI, ALTRIMENTI INFORMATI E SE PUOI CAMBIA SCUOLA.
Salve. In questi giorni sto riflettendo molto su questi temi che sto vivendo da un altro punto di vista: mia figlia ha iniziato a insegnare quest’anno. Laurea in Matematica con lode, risultata vincitrice di concorso, ha letto molti testi sui DSA, ha seguito corsi di formazione sull’argomento e si sentiva pronta ad affrontare le diverse difficoltà con tutto il suo impegno. Ma… Si ritrova classi dove ci sono 6 o 7 ragazzi certificati DSA con disturbi di apprendimento diversi, di gravità diverse, con esigenze diverse. A volte deve passare venti minuti a cercare di impedire che uno si faccia male dando testate contro la porta o a convincere un altro che sta gattonando sotto i banchi a ritornare al suo posto e così via. Un altro all’improvviso si mette ad urlare e il resto della classe dopo un po’ si spazientisce perchè non sta capendo niente della spiegazione in corso. Mia figlia prepara non so quanti compiti in classe diversi in base alle diverse difficoltà, cerca di alternare le tipologie di proposta didattica per andare incontro a tutti, ma chiaramente questa situazione è insostenibile e penso anche improduttiva: impossibile gestire una classe e contemporaneamente dedicare a tutti i DSA l’attenzione particolare che ciascuno singolarmente richiederebbe. Sentendo la disperazione di mia figlia, leggendo i commenti delle mamme, avendo letto testimonianze di autistici che hanno seguito in Gran Bretagna scuole specializzate per il loro disturbo e che dichiarano di averne tratto giovamento, mi chiedo: non sarebbe meglio avere scuole specializzate per questi disturbi dove gli insegnanti siano persone qualificate e attrezzate a gestire questo diverso modo di prestare attenzione e di imparare? Qualcuno dirà “ecco una che vuole ricostruire dei ghetti”. No: parlo di scuole ad alta specializzazione almeno per le elementari e le medie. Alcune delle testimonianze che ho letto in questo e in altri siti raccontano di esperienze positive: con le dovute tecniche e con una attenzione personalizzata migliorare si può. E se un ragazzo migliora e acquista autostima e consapevolezza di potercela fare, dopo può affrontare con più alta possibilità di riuscita il ciclo delle superiori.
Non saremmo i primi: l’educazione speciale separata prevede in Belgio otto tipi di scuole a seconda della disabilità, in Germania ci sono dieci tipi di scuole, in Olanda addirittura quindici. Non sarebbe tempo di farlo anche noi?
Ho letto tutte le testimonianze, sono solidale con voi mamme … la scuola sia pubblica che privata è impreparata non solo ad accogliere bambini con DSA o ADHD ma anche ad accogliere i bambini vivaci. Mio figlio frequenta la seconda elementare alla scuola Montessori (privata). Sono sempre sono stata io con mio marito a richiedere sempre incontri per sapere come andava mio figlio e in tutte le occasioni aveva detto che faceva un po’ fatica a stare alle regole ed era contenta della nostra collaborazione. Le avevo persino suggerito di tenere un diario per farsì che il mio figlio prendesse coscienza del suo comportamento e dei suoi eventuali progressi … ma il diario è stato aggiornato due settimane… non aveva tempo. Alla consegna della pagella .. grande sorpresa al di là dei giudizi unanimi tutti spazientiti dal comportamento di mio figlio… sono stata minacciata dalla maestra che mi ha detto che se entro la fine di settembre dell’anno prossimo mio figlio non si comporta come vogliono a scuola lei non avrà più tempo da dedicargli….
Per fortuna che è una scuola privata metodo montessori e spendo un patrimonio, e decantano tanto l’attenzione per il bambino… e che ogni bambino hai suoi tempi per crescere ect !!!!!!!!!!!! Il problema vero sono le maestre e il sistema scolastico italiano che è impreparato e non formato adeguatamente soprattutto ai cambiamenti della società e alle nuove generazioni. I bambini purtroppo si devono adeguare alla scuola che è rimasta ferma a 50 anni fa e non viceversa…. mi chiedo come mai l’insegnante di chitarra che è esterno alla scuola è innamorato di mio figlio e di quelli come lui considerati le pecore nere della classe e a tutti i corsi che mio figlio frequenta esterni alla scuola a detta degli insegnanti si comporta adeguatamente … oltre che a casa??…
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