Nati per Leggere e In Vitro: se un gruppo di mamme dice no

bambini libri scuola“Roghi di libri”, come in Fahrenheit 451. Loredana Lipperini ha usato proprio queste parole, sul suo blog, per commentare la notizia del gruppo di mamme che in una scuola sarda di sta opponendo ai progetti Nati per Leggere e In Vitro, che in Romagna – per esempio – stanno lavorando alla grande per la promozione della lettura tra i più piccoli e i più giovani. Non a caso, sulla pagina Facebook della Rete bibliotecaria di Romagna e San Marino sono state riprese ieri le parole della Lipperini: “Ci sono progetti per diffondere la lettura nelle scuole. Sono noti e preziosi: Nati per Leggere e In Vitro. Progetti preziosi, che provano a cambiare le cose nel paese dei non lettori. E, aggiungo, anche degli stereotipi, tanto per far venire i crampi a qualche fondamentalista di passaggio. Ora, se avete avuto la pazienza di aprire tutti questi link e arrivare fin qui, arriviamo al punto. C’è una città, che per ora rimane anonima, dove un gruppo di mamme, sembra appartenenti al movimento Rinnovamento per lo Spirito Santo che ha deciso che quei progetti (Nati per leggere e In vitro) non s’hanno da fare. O che, quanto meno, i libri proposti vadano prima vagliati da loro”.

Vagliati nei titoli, vagliati nei contenuti, controllati in via preventiva dai genitori e dalle alte cariche della scuola per evitare che ai ragazzi si apra la mente con l’educazione alla differenza che, nel linguaggio di quelli che la Lipperini definisce “fondamentalisti”, si chiama ideologia gender. Un tema caldo che a Ravenna, qualche tempo fa, aveva fatto parecchio discutere (per andarlo a riprendere clicca qui).

E voi, che ne pensate?

In questo articolo c'è 1 commento

Commenti:

  1. Cosa ne penso? L’ignoranza è il modo più facile di mantenere il controllo sulla massa, direi a queste donne di lasciar crescere i propri figli e di farsi una vita loro.

Commenta

g
To Top