Un albergo sociale che ospiterà nove mamme con i rispettivi figli. Inaugurerà in gennaio in via Torre a Ravenna (zona Centro iperbarico) quello che sarà un nuovo tassello pensato dal Comune per affrontare l’emergenza abitativa. Nessuna graduatoria, come spiega l’assessore ai Servizi sociali Giovanna Piaia, perché le donne saranno selezionate non solo in base all’urgenza di avere un tetto sopra la testa per sé e per i propri bambini ma anche rispetto alla loro capacità di vivere insieme, di coalizzarsi, condividere e fare squadra.
La struttura è stata infatti realizzata con nove stanze da letto ma anche con una sorta di mini-cucina dove le donne potranno disporre di punto cottura, tavolo, lavello e frigorifero. Non mancheranno altre zone in comune, compresa una camera per fare giocare i bambini.
“Le famiglie saranno contattate alla fine dell’anno e dopo la Befana inizieremo i primi inserimenti – annuncia Piaia -. Purtroppo, da questo contesto rimarrà esclusa la figura maschile: la presenza degli uomini, in situazioni così delicate e precarie, spesso altera gli equilibri che invece le donne dovranno trovare e mantenere per riuscire a vivere insieme”. Acer, Asp e Dipartimento di salute mentale dell’Ausl sceglieranno a braccetto le “candidate” a seconda, appunto, che siano adattabili o meno a convivere.
All’interno dell’albergo sociale, non a caso, lavorerà anche un operatore che non solo dovrà mediare tra le diverse esigenze ma aiutare chi ci vive a sviluppare le capacità di convivenza richieste per usufruire dell’albergo.
Piaia assicura che, nel realizzare la struttura, si è cercato di mettere insieme l’esigenza di tenere bassi i costi con quella di garantire un certo decoro agli ambienti e agli arredi: “Il prossimo passo sarà disporre di una fermata dell’autobus nella zona: la densità di bisogni sociali, in quell’area, sta aumentando. E la garanzia di mezzi di trasporti comodi e vicini, prima o poi, andrà data”.
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