Bimbo salvato: “Ma le manovre sono sbagliate”

Un bimbo che va in arresto cardiaco per una patologia, si apprenderà poco dopo, di cui soffre ma che non aveva mai portato conseguenze così gravi.

Lì fuori, riportano tutti i giornali, un finanziere originario di Lecce a passeggio con la famiglia che sentendo le urla provenire da un negozio, entra e interviene. Manovre salvavita, così le definisce la stampa, tanto che tutti i giornali parlano di ‘miracolo di Natale’ visto che l’episodio è avvenuto il 22 di dicembre in un esercizio commerciale di Agrigento.

Le telecamere di videosorveglianza del negozio hanno ripreso tutta la scena (nel video qui sotto).

Mirko Damasco, istruttore nazionale di Salvamento Academy e fondatore delle associazioni Salvagente Monza e Salvagente Rimini con alle spalle centinaia di ore di formazione sulla disostruzione pediatrica ai genitori, lancia un appello dalla sua bacheca Facebook dopo aver visto il video: “Attenzione genitori, quelle manovre sono sbagliate”.

Mirko Damasco
Mirko Damasco

“Vorrei, che almeno chi ha partecipato ad un corso Salvagente e sa che parliamo in ogni corso di cambio culturale, di analisi critica di ciò che ci vogliono propinare, riflettesse seriamente. In questo video non ci sono eroi. C’è una persona con una grandissima fortuna perché nonostante non abbia fatto una sola manovra giusta il bambino è sopravvissuto perché Dio ha guardato giù. Quel bambino non aveva bisogno di un massaggio cardiaco, che per fortuna è stato fatto poco e male, né tantomeno di supposte manovre di disostruzione. Viene preso per i piedi, vengono messe dita in bocca”. Secondo Mirko Damasco guardando il video “dovete imparare quello che non dovete mai fare. Qui il miracolo è che il bambino non abbia subito danni, non che sia sopravvissuto a qualcosa che non lo avrebbe mai ucciso. Sono tra l’allibito e l’incredulo”.

In questo articolo ci sono 27 commenti

Commenti:

  1. D’accordissimo che le manovre sono errate e sono manovre da non fare mai..Però non é il caso di farne una polemica e tanto meno mettere in evidenza la nostra professionalita e compenza.. Perché non tutti sono medici e infermieri si fa quel che si puògg l’importante é che il bambino si é salvato é sta bene…

    1. in questo caso la professionalità di Mirko Damasco l’abbiamo messa in rilievo noi solo per dare l’idea della sua esperienza. Quindi del fatto che parli con cognizione di causa. Il problema reale, in questa vicenda, è uno solo: se quelle manovre sono sbagliate avrebbero potuto procurare un esito completamente differente. Vuol dire che l’emulazione è pericolosa. Peraltro c’è un video, ciascuno può giudicare anche da quello. Resta il fatto che nessuno abbia voluto gettare fango sul signore che è intervenuto. E del quale, proprio perché quest’articolo è critico, non abbiamo volutamente citato il nome.

    2. Siamo tutto contenti che il bambino stia bene. Il problema e’ quello che dice Viviana: ad occhi esperti e’ chiaro che questo bambino non abbia mai realmente rischiato la vita. E’ salvo nonostante le manovre. Nessuno discute ciò che il signore si e’ sentito di fare. Farlo però passare da eroe e’ un danno enorme per tutti, perché grazie alle tantissime parole vuote di oggi , in un colpo solo abbiamo migliaia di persone che la prossima volta che saranno di fronte a un bambino che secondo loro starà male, faranno ciò che hanno visto mettendo a rischio la vita del paziente.

      1. Tante parole………parlare è facile per chi guarda seduto su una poltrona ….persino per gente con esperienza e professionalità spesso lo stress fa commettere molti errori. E credo sia troppo semplicistico affermare che quel bambino non avesse realmente bisogno….chi parla non c’era e mai si permetterebbe di giudicare un Person che nonostante tutto ha messo qualcosa di suo…il coraggio …mettendo via l’indifferenza che regna tra noi…. quindi:
        Le manovre erano sbagliate? Ok ..tutto è bene quel che finisce bene. …ma smettiamola con il giudicare e sentenziare….
        Signor finanziere….
        grazie
        Lino cpsi con 18 anni di esperienza in pronto soccorso e 118…

  2. Ho ammirato il sangue freddo del finanziere non altro tutte e’ bene quello che finisce bene. Se quelle manovre fossero state fatte da uno di noi !!!! Apriti mondo. Buone feste istruttore manovre disisostruzione pediatriche della CRI.

  3. penso ke il bimbo abbia avuto un miracolo…..e tt il resto è solo una critica inutile. .anke se le manovre giuste di salvataggio le dovremmo imparare tutti..

  4. Eh bravi tutti quanti… Sig. Mirko in primis… Dite voi allora come salvare la vita di un bimbo senza sapere cosa gli stia accadendo!!! Ma per favore!!! “sono tra l’allibito e l’incredulo “.

  5. c’è un link ad un articolo in cui non viene spiegata la patologia, nè il redattore cita alcuna fonte da cui avrebbe attinto tale notizia, per cui chiunque qui stia analizzando una procedura “non idonea a quella patologia” potrebbe incorrere a sua volta in errore. inoltre, visto che questa pagina non viene letta solo da medici, indicare anche sinteticamente a quali procedure “corrette” fate riferimento sarebbe comunque utile. quella persona ha intanto sicuramente avuto un merito, quello di essersi assunto in prima persona la responsabilità delle sue azioni, allontanando tutti i curiosi ed i parenti troppo coinvolti per poter intervenire. per fare questo comunque ci vuole coraggio, e se è andata bene è stato comunque anche merito delle sue azioni, quantunque le definite genericamente errate. certo, se qualcuno li si fosse qualificato come dottore sarebbe stato doveroso cedere il posto, ma non c’era nessuno…

  6. Scusate, ma non tutti son capaci e soprattutto anche se fai corsi o altro, quando ti trovi in quelle situazioni non sai mai come s può reagire, e poi scusate ma che doveva fare lasciarlo la a terra e aspettare che morisse? O mezz’ora x l’ambulanza? E se nn avesse fatto nessuno nulla e il bambino avesse subito conseguenze gravi…cosa s direbbe?

  7. L’ Italia delle critiche … questo e’ errato.. quello non va bene ecc..ecc… il bambino è vivo questo e’ ciò che conta.. le critiche in altri momenti

  8. Solito bla bla..e bla che ne sa un avventore da che patologia era affetta il bimbo… l’importante che almeno qualcuno ci abbia provato a salvarlo per il resto andate a forum

  9. Guardando il video ieri sono rimasta un pò perplessa. Mi sono chiesta come fosse possibile che il bimbo si fosse ripreso dopo tutte quelle capriole e colpi senza senso che gli sono stati praticati. E ho pensato da ignorante (ho fatto solo un corso di disostruzione pediatrica dove oltre ad un infarinatura generale mi hanno detto che in nessun caso bisogna mettere i bambini a testa in giu) che magari quella fosse qualche vecchia manovra che io non conoscevo, ma oggi leggendo questo articolo scritto da chi ne sa più di me ho avuto la conferma che sia stato solo un caso fortunato. E’ stato bello che quest’uomo abbia cercato di intervenire, a suo modo, per salvare la vita di questo bambino. Tanto di cappello. Ma è pur vero che il video sta dilagando in internet con i suoi titoloni, ed è bene che qualcuno chiarisca che le manovre utilizzate da questa persona sono sbagliate ed anche pericolose, perchè la cosa piu ovvia che potrà accadere in futuro è che qualcuno si sentirà pronto ad intervenire allo stesso su di un’altro bambino in pericolo che potrebbe essere però meno fortunato. grazie Mirko.

  10. quello che rovina il mondo del soccorso e spesso quel del volontariato, è l’essere sempre polemico su cio che fanno gli altri, la persona intervenuta ha avuto il coraggio, la prontezza,e la professionalità, che nessun migliore dietro la cattedra avrà mai. petche intervenire su di un bambino vi posso assicurare che incute ansia anche nel soccorritore piu esperto, il signore che da dietro la cattedra fa un’affermazione simile lo vorrei vedere in azione vera, perché un conto e dire e un conto e fare, ricordate che esistono i protocolli ma esister anche il buon senso, e il soccorso giustamente deve essere fatto con protocolli ma non ci scordiamo che il soccorso è fatto di tre regole fondamentali, adattarsi, improvvisare e raggiungere lo scopo. chi se ne frega se non ha usato il giusto protocollo l’importante e aver raggiunto un risultato ed oggi avere un bambino vivo anziché morto. il finanziere o chiunque fosse stato ha avuto la prontezza di agire cosa che molti cittadino non fanno per mille ancestrali paure, invito l’istruttore ad essere molto ma molto piu tranquillo con le sue affermazioni perche non esiste chi nasce imparato e nel soccorso tutti i giorni si impara, e l’errore piu grosso che possa fare il piu bravo degli istruttori è non esaltare cio che ha salvato la vita.non si deve mai e poi mai fare un’affermazione del genere perche crea ancora piu paura nelle persone che si vogliono avvicinare a dei corsi di pronto soccorso o di blsd per far si che il cittadino diventi risorsa primaria della comunità, proprio come ha fatto il finanziere. istruttore della salvamento Academy datti una regolata dai retta, non sminuire mai e poi mai chi ha salvato una vita ma non ha rispettato il protocollo, un caro saluto da un istruttore che da circa venti anni fa corsi di bls blsd svt blsdd pbl pblsd e tutto gratuitamente, a buon intenditor poche parole ci siamo capiti vero?

  11. Non si trattava nè di soffocamento, nè di arresto cardiaco, ma da quanto si apprende dai giornali, pare si sia trattato di una crisi epilettica, per cui se è così, le manovre di soccorso praticate non sono quelle corrette, nè quelle previste dalle linee guida internazionali, perchè ritenute non efficaci e persino pericolose. Il tutto senza nulla togliere alla buona volontà del soccorritore che si è prontamente prodigato nel prestare aiuto. Lui stesso ha dichiarato di aver partecipato ad un corso di primo soccorso, se poi le manovre messe in pratica sono le stesse che ha appreso al corso, non si può addosargli la colpa, eventualmente se di colpa si deve parlare, questa è del giornalista che ha scritto l’articolo. Comuqnue l’importante è che il bambino stia bene, per il resto è necessario impegnarsi per diffondere la cultura del soccorso: insegnare e imparare le corrette manovre di rianimazione, perchè prima o poi potrebbero servire. Sarebbe poi opportuno anche che la stampa fornisse, soprattutto in questi casi, una corretta informazione.

    Stefano Mazzei
    Ceo Founder Salvamento Academy

  12. In un mondo dove la gente si gira dall’altra parte, un uomo ha il coraggio di intervenire, forse in modo non ortodosso ma lo fa. Io gli farei un monumento mentre il ns caro Mirko Damasco gli tira addosso la croce; io sono tra l’allibito e l’incredulo. Spero che il finanziere di Lecce non abbia letto questo articolo e molti commenti perchè mi vergogno io per voi.

  13. Ho fatto la volontaria per 13 anni in ambulanza, di cui 11 da soccorritrice. Penso di parlare con cognizione di causa. Partendo dal presupposto che il finanziere non poteva sapere di quale patologia soffrisse il bambino, che non poteva ricevere alcuna informazione dalla madre essendo in chiaro stato di choc, in che altro modo poteva comportarsi, ritrovandosi davanti a un bambino in arresto cardiaco? La prima cosa da controllare è la pervietà delle vie aeree, controllare che non siano ostruite da un qualsiasi oggetto. Fatto quello, in presenza di un arresto cardiaco, anch’io, probabilmente, mi sarei comportata nello stesso identico modo … avrei sbagliato? Forse. Sarei stata lì a guardare il bambino senza intervenire? MAI !!!! E’ facile salire in cattedra, giudicare dal di fuori e da professionisti. Meno facile ritrovarsi davanti un bambino che ha bisogno di aiuto e avere la freddezza di intervenire. Per me è un EROE !!!!

  14. Vorrei capire dal sig. Damasco quale dovrebbe essere la manovra giusta da fare in questo caso visto che non si doveva fare ne il massaggio cardiaco ne tanto meno la disostruzione del corpo estraneo!

  15. Se fossero corsi gratis sarebbe meglio invece no ognuno ci deve guadagnare. Senza pensare che si fa’ per i nostri angeli. Smettetela di fare i moralisti. …

  16. Non facciamo polemiche e cerchiamo di capire bene per non sbagliare, perché l’argomento è delicato e potremmo trovarci tutti in quella situazione e certamente bisogna intervenire. Non so se sia stato un miracolo o una fortuna, quello che so che ancora oggi la maggior parte delle persone non sa cosa fare in questi momenti. Ci vuole calma e sangue freddo direbbe il ritornello di una canzone, ma le chiacchiere stanno a zero, per acquisire il coraggio necessario per affrontare un pericolo bisogna fare un corso valido e riconosciuto.

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