Leggere le etichette è importante: i genitori fanno la spesa con la dietista

mamma spesa supermercatoSiete sicuri che la crostata della nonna sia la merenda ideale per i vostri bambini? E se quella barretta fosse meglio di pane, burro e marmellata? E se lo yogurt light avesse più calorie di un pezzo di cioccolata? Per rispondere a tutte queste domande – e alle altre che ruotano intorno all’alimentazione dei figli – Kimeya, il poliambulatorio di medicina integrata di Cesena, ha partorito un progetto parecchio innovativo: portare i genitori al supermercato per accompagnarli nella lettura delle etichette e, quindi, per fare la spesa.

L’iniziativa, condotta dalla dietista e nutrizionista Sara Biondi all’interno del progetto culturale “Alimenta la mente”, coinvolgerà in prima istanza le scuole di Pievesestina ma è aperta a tutti i genitori interessati: “Organizzeremo gruppi di sei, massimo dieci adulti. Insieme ci aggireremo tra gli scaffali del Conad di Pievesestina per valutare i prodotti, pensando a quale possa essere la colazione ideale per i bambini. Una sorta di miniguida per genitori, che non dovranno scegliere sulla base di un concetto generale di salute ma capire cosa è meglio tra A e B”. Questione di calorie? Non solo: “Spesso siamo convinti di comprare prodotti a basso contenuto calorico, solo perché ce lo dice la pubblicità. E può succedere che uno snack da venti grammi sia più calorico di una fetta di pane con della crema alle nocciole, se questa contiene poco zucchero”. Allo stesso tempo, il rischio è quello di attribuire alla merenda fatta in casa, o artigianale che sia, un valore di bene assoluto: “Non è sempre vero, così come non è sempre valido il concetto che un prodotto confezionato sia solo comodo ma per nulla sano”.

pane e marmellataSfatare i luoghi comuni, del resto, è uno degli obiettivi di “Spesa con la dietista”, alla quale si affiancherà, lunedì 1 dicembre alle ore 20 a Kimeya (via Rasi e Spinelli 194), l’incontro “La colazione da 10 e lode”: Sara Biondi e la psicomotricista Marcella Ortali racconteranno ai grandi il valore educativo di una sana educazione e i benefici o malefici che si possono avere sul rendimento scolastico. Nel frattempo, proporranno assaggi di tisane, latti vegetali e non, pane. “Il nostro intento è far capire, per esempio, che se il bambino assume prodotti a base di zucchero bianco e farina 00, questi avranno un effetto eccitante nell’immediato, che svanirà dopo qualche ora. E così si amplificheranno sonnolenza, mancanza di attenzione, scarsa socializzazione con i compagni”.

Per partecipare (al costo di 23 euro ogni due persone, non necessariamente mamma e papà), si può telefonare allo 0547 610024.

Per consultare la pagina di Kimeya, cliccare qui

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