Sempre più donne, in Emilia-Romagna, si affidando alle tecniche di contenimento del dolore nel parto (78,2%), compresa l’analgesia epidurale garantita gratuitamente in tutte le province.
Lo dice l’undicesimo Rapporto nascita, con i dati aggiornati al 31 dicembre 2013. Nel rapporto, curato dal Servizio sistema informativo sanità e politiche sociali, sono elaborati i dati contenuti nei certificati di assistenza al parto, che contengono informazioni di carattere socio-demografico e sanitario e costituiscono la principale fonte di dati per operatori e professionisti che si occupano di salute materno-infantile.
In particolare, nel 2013 cresce l’accesso ai servizi pubblici (tra i quali vi sono anche gli ambulatori ospedalieri oltre ai Consultori famigliari) a cui si è rivolto nel 2013 il 48,2% delle madri (era il 47,6% nel 2012, il 29% nel 2003): l’aumento delle utenti dei servizi pubblici in generale è stato dell’85,8% in dieci anni.
Il rapporto evidenzia per il quarto anno consecutivo il calo delle nascite: 38.057 nel 2013 (erano state 39.337 nel 2012, 42.426 nel 2009, ultimo anno di aumento). Il tasso di natalità è pari a 8,6 ogni mille abitanti (era 9 l’anno precedente) ed è in linea con il dato nazionale (8,5).
Il 69% delle madri ha cittadinanza italiana, il 31% straniera (il 30,6% nel 2012). Se si considera il Paese di origine della donna, le nate all’estero costituiscono oltre un terzo delle donne (34,9%). Stabile l’età media della donna al momento del parto: 31,9 anni (31,8 nel 2012). La media per le italiane è 33,1 anni, per le straniere 29,3 anni. Continua ad aumentare il numero delle madri con età uguale o superiore a 35 anni: sono il 34,3% (33,9% nel 2012).
In aumento le madri non coniugate: 36,3% (35,8% nel 2012). Il 65,7% delle mamme ha un lavoro (67,1% nel 2012), il 7,3% è disoccupata (6,2%). Il 26,4% delle madri che ha partorito nel 2013 ha una scolarità medio-bassa (licenza elementare o di scuola media inferiore), il 30,5% è laureata o con diploma universitario. La scolarità dei padri risulta nel complesso inferiore a quella delle madri.
In aumento costante anche il numero di donne che durante la gravidanza frequenta un corso di preparazione al parto: il 30,4% nel 2013 (29,3% nel 2012, 26,9% nel 2010).
Il ricorso a tecniche di contenimento del dolore nel parto è avvenuto nel 78,2% dei casi (75,4% nel 2012, 51,1% nel 2010). In particolare, il 59,4% dei casi è avvenuto con metodi non farmacologici (58,7% nel 2012), il 17,3% con analgesia epidurale (il 15,3% del 2012), l’1,4% con altro tipo di analgesia farmacologica.
I parti cesarei sono stati il 28% del totale (27,9% nel 2012, 29,1% nel 2010). Il ricorso alle tecniche di procreazione assistita nel 2013 è avvenuto nel 2,4% del totale dei parti (2,2% nel 2012).
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