Denti storti, sporgenti, leggermente accavallati o semplicemente larghi sono tante le imperfezioni della bocca che avremmo dovuto correggere con un apparecchio ortodontico a suo tempo, quando eravamo piccoli. E oggi, da adulti, diventa molto difficile intervenire perché molti di noi, per ragione legate all’estetica o al lavoro che fanno, non vogliono o non possono permettersi di mostrare un sorriso “metallico”, conseguenza dell’utilizzo del classico apparecchio ortodontico.
Ma oggi una soluzione c’è. “Incognito è proprio l’apparecchio pensato per le mamme – spiega Chiara Menghi, specialista in ortodonzia per lo Studio Dentistico Casavecchia di Ravenna (via Matteucci, 1) – e per tutte quelle persone che per esigenze professionali o personali non vogliono o non possono portare il classico apparecchio vestibolare, quello con le piastrine che si vedono, quelli che portano i bambini, per intenderci”.
Incognito è un apparecchio linguale che viene fissato nella parte interna dei denti e a differenza di quello vestibolare che si nota molto, soprattutto se le piastrine sono metalliche color argento e non bianche, è completamente invisibile. “Il trattamento ortodontico linguale – continua Chiara Menghi – esiste già da vari anni, ma è solo dall’inizio degli anni 2000, da quando questo prodotto è stato ulteriormente sviluppato e migliorato dal Dr. Wiechmann in Germania, e successivamente acquisito da Unitek 3M, che ha raggiunto risultati eccellenti. Rappresenta un’ottima soluzione anche per gli adolescenti, che sono spesso preoccupati del loro aspetto“. Va utilizzato esclusivamente sui denti permanenti, per questo motivo non è adatto ai bambini che hanno ancora dei denti da latte”.
Appena inventato l’apparecchio linguale era standardizzato, cioè le piastrine (bracket) erano specifiche per ciascun dente, ma uguali per tutte le bocche. Ciò comportava una serie di difficoltà perché la parte interna dei denti è diversissima da persona a persona, molto di più di quella esterna. Per questo motivo, per far aderire bene le piastrine a ogni dente, veniva utilizzata una resina che faceva da interfaccia tra la superficie del dente e la piastrina che però risultava parecchio sporgente, creando una serie di difficoltà nel parlare e nel masticare e un tempo di adattamento all’apparecchio da parte del paziente particolarmente lungo.
“Ora Incognito è dotato di bracket e archi individualizzati, costruiti appositamente su ogni singolo individuo, creati sullo stampo delle impronte di precisione che vengono prese sulle arcate del soggetto”.
Incognito ha anche un altro vantaggio. Le piastrine non solo sono diventate meno sporgenti e quindi meno fastidiose, ma presentano una superficie più ampia e così è più difficile che si stacchino. Come per gli altri tipi di apparecchi, anche in questo caso è fondamentale una corretta igiene orale. “Bisogna utilizzare uno spazzolino ortodontico, gli scovolini interdentali, gli spazzolini monociuffo, il filo interdentale specifico e assicurarsi sempre che i denti siano ben puliti e privi di residui di cibo”.
Quando l’apparecchio viene montato può provocare qualche leggero fastidio, e in questo caso non a carico delle guance ma della lingua, che si trova a stretto contatto con l’apparecchio. “Ci vuole qualche giorno prima che la lingua si abitui al corpo estraneo, ma nel giro di poco tempo, soprattutto se si utilizzano prodotti che alleviano il dolore creando un cuscinetto di protezione come la cera ortodontica, non si sente più niente e si ricomincia a parlare e a mangiare normalmente”.
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Commenti:
Anche io ho potuto mettere l’apparecchio solo in età adulta e a dirla tutta ho aspettato tanto perchè proprio non mi piaceva l’idea di dover avere quelle odiose stelline sui denti, al solo pensiero di sorridere con l’apparecchio fisso mi veniva l’ansia. So che può sembrare strano, l’apparecchio lo portano tante persone però l’ho sempre associato agli adolescenti e metterlo dopo aver superato i 30 mi sembrava strano. Alla fine stanca dei denti storti mi sono decisa a fare questo passo e anche io ho optato per un apparecchio invisibile anche se diverso da quello che hai descritto tu. Il mio dentista, il dott. Fabio Cozzolino, mi ha consigliato infatti di mettere un apparecchio linguale senza attacchi, in pratica non vengono usate nemmeno le stelline metalliche, ma il filo viene attaccato ai denti con una specie di gel. Alla fine anche se ci ho messo tanto tempo a decidermi sono contenta di aver messo l’apparecchio, però confesso che se avessi dovuto mettere il classico apparecchio fisso non so se lo avrei mai fatto.
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