La mia massima ambizione su come trascorrere la domenica pomeriggio con un neonato dev’essere quella di correre al pronto soccorso e piantarmi lì tre ore mentre fuori tutti si godono gli ultimi scampoli di settembre. Almeno stando alla pediatra di turno.
“Lei che madre è? Tranquilla o ansiosa?”.
Questa storia che i bambini avvertono le ansie delle mamme e si comportano di conseguenza ha davvero rotto le scatole. Non dubito che ci sia una trasmissione di stress da genitore a figlio ma ridurre ogni spiegazione a questo è eccessivo e salva troppo le coscienze.
Il cece piange da mattina a sera, urla mentre mangia, ha sempre il singhiozzo, dorme male, è teso, non sta bene da nessuna parte. No, nemmeno in braccio. Mi sono fatta l’idea che soffra di reflusso e quando ha smesso di mangiare ho pensato di portarlo all’ospedale.
“Questo bambino non ha assolutamente il reflusso. Lei e suo marito questa sera lo lasciate ai nonni e vi andate a mangiare una pizza, così vi rilassate. E lei, mi creda, si faccia aiutare. Se vuole glielo scrivo nel referto”.
Ecco, il problema sono io. “Hai fatto fare proprio una brutta figura a mamma e papà, caro Filippo. Sei bravissimo e stai benissimo”.
Fortuna che poi ci sono anche i medici che ascoltano le mamme. Quelle che con i bambini ci passano 24 ore su 24. E che certe cose le notano eccome. E che non ci trovano nulla di gustoso o avvincente a farsi le diagnosi da sé. Quando i medici più attenti le confermano, capiscono di non essere pazze e si mordono le mani. Domenica pomeriggio si sarebbe potuti andare tutti al mare o a fare una passeggiata.
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Commenti:
Cara silvia quante volte ci siamo sentite dire.lei è troppo ansiosa Peccato che noi mame spesso oer non dire sempre abbiamo ragione sarà per il.nostro 6 senso?? Sara per il fatto xhe cresciamo qiesto cuccioli per 9 mesi dentro il nostro corpo ?? Comunque anch’io nel dicembre 2012 quando all’epoca il mio piccolo abeva 10 mesi dopo un’incessante lamento durato tutta la notte, decido di recarmi all’ospedale Maggiore di Bologna diagnosi….signira ma suo figlio ha solo la febbre da oggi pomeriggio, tachipirina all’occorrenza nurofen e vedrà che tutto si sistema. Torniamo a casa ma lui ricomincia a lamentarsi, non contenta la mattina seguente, faccuo una parentesi la notte era il 31 Dicembre. .., chiamo la mia super pediatra che solo al telefono mi sollecita a tornare subito al pronto soccorso perche i lamenti che sentw non gli piaccion e pretendere raggi al torace ed esami del sangue. Morale della fava torniamo immediatamente al pronto soccorso , diagnosi Polmonite!!! A te ogni commento!!! Saluti
Non sono una mamma ansiosa. Accessi al PS n. 2 totali a testa per ogni pupetto in quattro e mezzo di mestiere mamma. Fortunata quindi.
Ma le ultime due volte sono stata sottovalutata di brutto e trattata da visionaria e l’ho vissuto come un insulto. Sapevo chiaramente come stava mio figlio e non ho sovrastimato il problema… immagino che sia difficile anche per loro tra tagli e spese far tornare tutto… però se vado da guardia medica e torno al pronto soccorso perché mio figlio ha febbre sopra 40 da tre giorni (due anni) per favore un’analisi fategliela… Ho dovuto firmare e tornare a casa, stare lì e venire trattata con sufficienza in mezzo a bimbi che avevano malesseri più eclatanti e riconosciuto non era un bene.
Per “fortuna” pediatra ha ceduto a miei insistenze ed ha prescritto antibiotico il bimbo si è ripreso miracolosamente in poche ORE. Vabbè magia o autoconvincimento?
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